"Io, costretto a vivere in macchina da 9 mesi"

Una serie di incredibili coincidenze: Angelo Borrelli aspetta un alloggio dal comune di Seregno di Gigi Baj

Angelo Borrelli vive in auto da 9 mesi

Angelo Borrelli vive in auto da 9 mesi

di Gigi Baj

Seregno (Monza), 26 luglio 2014 - Da ben nove mesi dorme in una piccola utilitaria sistemata in un parcheggio di via Tintoretto del centro storico della città. Una sistemazione decisamente inadeguata e priva di comodità per Angelo Borrelli, 57 anni seregnese doc, che dopo una vita normale si è trovato improvvisamente al centro di una serie di disavventure che lo hanno portato ai margini della società. Una persona tranquilla e riservata che non ha mai alzato la voce anche quando la sfortuna si è accanita su di lui: «I miei veri guai — ha affermato l’uomo, separato e senza un lavoro stabile — sono iniziati il 28 ottobre dello scorso anno quando improvvisamente la casa dove abitavo con mio padre è crollata e sono di fatto rimasto senza un tetto sulla testa. Mio papà si trova ora ricoverato in una casa di riposo. Ho fatto domanda in comune per l’assegnazione di un alloggio Erp e mi fu detto che ero al quinto posto della graduatoria provvisoria». Effettivamente il comune di Seregno aveva risposto subito alla sua domanda : «Si sta procedendo ai controlli - si evince dal documento firmato dalla specialista amministrativa contabile - di regolarità formale , di veridicità sostanziale e di congruità della condizione». A quel punto il buon Angelo aveva qualche speranza per il tanto agognato alloggio ma non aveva fatto i conti con la sfortuna. Da un giorno all’altro è «scivolato» al settimo e successivamente al ventiquattresimo posto della graduatorio definitiva. Tutta colpa della domanda compilatagli da un volontario del Caf che, erroneamente, lo ha fatto diventare proprietario di ben sei appartamenti: «Se gli avessi avuti non sarei certo qui a dormire in auto. Non me ne sono accorto dello sbaglio e ho trasmesso la documentazione così come mi era stata consegnata. Non c’era più tempo per presentare ricorso e quindi devo aspettare il prossimo bando». Senza casa e sopratutto senza un reddito certo Angelo Borrelli è costretto a vivere alla giornata: «Nessuno mi da una occupazione fissa e sono costretto a lavorare saltuariamente. I soldi non bastano. Tutti i giorni vado a mangiare alla mensa della Caritas dove mi conoscono e dove una volta ho incontrato anche il sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali che conoscono la mia storia. Non voglio passare davanti a nessuno che ha più diritto di me ad avere una casa ma credo che questo errore di compilazione possa essere rivisto. Ho bisogno di una casa, dei servizi igienici, di una maggiore tranquillità di vita».