Accusato di "inventarsi" le multe, il vigile viene assolto. E il Comune gli pagherà le spese legali

L'uomo era accusato di aver staccato verbali anche durante i giorni di malattia, di ferie e perfino subito dopo aver subìto un infortunio sul lavoro che lui stesso aveva dichiarato di M.Ag.

Una multa

Una multa

Monza, 3 dicembre 2014 - Assolto perché «il fatto non sussiste», e ora la città gli paga le spese legaliSecondo la verità accertata nel Tribunale di Monza non è mai acccaduto che durante il periodo tra il 2003 e l’ottobre 2006 ci fosse un vigile in giro per la città che si inventava le multeEd era talmente solerte nella sua attività che staccava decine di verbali al giorno e di continuo, anche quando era fuori dal suo orario di servizio, oppure nei giorni nei quali risultava assente dal lavoro per ferie oppure per malattia, o addirittura in orari immediatamente successivi ad infortuni sul lavoro che lui stesso denunciava di aver subito.

Tutti i monzesi che durante quegli anni hanno ricevuto multe che sembravano talmente improbabili e anomale da presentarle in buona fede all’allora comandante della Polizia locale Silvio Scotti, prima ancora di preparare un ricorso, si sono sbagliati nonostante venisse confermato dopo una semplice verifica sull’attività dell’agente R.V. che in effetti il solerte vigile produceva sanzioni a raffica, in quantità non ordinarie rispetto ai colleghi e soprattutto anche quando non indossava la divisa e girava per Monza fuori servizio.

Il vigile è stato sottoposto a procedimento penale nel 2010 per falso ideologico e continuato, lo scorso inverno è stato assolto con formula piena perché «il fatto non sussiste» e, se inizialmente non aveva chiesto il patrocinio legale del Comune nonostante sia previsto per i dipendenti accusati per azioni svolti durante l’espletamento del proprio servizio, ha poi chiesto il risarcimento delle spese legali sostenute. Una richiesta ora accolta dalla Giunta che ha approvato di versare all’agente 3.742 euro.