Affitta appartamento non di sua proprietà, arrestata truffatrice seriale

Si faceva dare le caparre per fermare l'alloggio, ma un giovane si insospettisce e va al Commissariato di Monza

La donna aveva truffato altre persone

La donna aveva truffato altre persone

Monza, 23 giugno 2016 - Una truffatrice seriale, specializzata nell'affittare appartamenti che non erano di sua proprietà. La vicenda è stata scoperta nelle ultime ore dagli agenti del Commissariato di Polizia di Monza. Tutto comincia con una madre accompagnata dal figlio che si presenta negli uffici del Commissariato. Ecco il loro racconto.

Il ragazzo è separato e cerca con urgenza una casa. La trova in via Pitagora, pubblicizzata su un sito specializzato.Chiama e gli risponde una donna di Monza di 36 anni, un compagno, due figli a carico, nessun lavoro ufficiale.La donna si incontra con il potenziale acquirente, gli mostra l'appartamento e si fa dare una caparra di 500 euro per fermarlo: ci sono molti pretendenti, sostiene lei.

Fissano l'appuntamento dopo qualche giorno in cui dovrebbe avvenire lo scambio:chiavi della casa dietro versamento di altre due mensilità. Tutto normale, sembrerebbe. Però la donna richiama prima del tempo, comunica all'acquirente che la casa si è già liberata e che dietro il versamento di tre mensilità (invece delle due pattuite) può consegnarglielo subito.Il ragazzo si insospettisce di tanta fretta e di questo repentino cambio di richieste. E contatta l'amministratore del condominio in cui dovrebbe andare ad abitare: e scopre che la venditrice in realtà una semplice inquilina, e che per giunta in quell'appartamento che sta tentando di vendere (per questo ha le sue chiavi) non paga l'affitto da mesi.

I poliziotti organizzano allora la trappola. Il ragazzo si presta allo scambio pattuito, l'appuntamento è nel parcheggio di McDonald's.Al momento giusto, però, saltano fuori anche i poliziotti in borghese che hanno assistito di nascosto a tutto. La donna viene arrestata per truffa consumata. In più, nel pomeriggio di ieri si presentano in Commissariato altri due potenziali clienti già truffati con lo stesso escamotage e per lo stesso appartamento dalla donna, che aveva già dato appuntamento a uno di loro proprio quel giorno ma che non presentandosi (era già in manette!) lo aveva insospettito. 

Perquisita, la donna è risultata essere in possesso di 1.600 euro (per le due nuove truffe in essere scoperte), nonché dei 500 fattisi consegnare come caparra dal primo cliente. La donna aveva precedenti specifici per truffa.