Provincia senza bus: riconsegneremo le deleghe dei trasporti alla Regione

La minaccia dei sindaci a Maroni, finiti i soldi per far viaggiare i bus: si rischia l'interruzione di pubblico servizio

Mancano 1,8 milioni per far viaggiare i bus in Brianza

Mancano 1,8 milioni per far viaggiare i bus in Brianza

Monza, 24 giugno 2016 - "Credo che il tempo sia scaduto. Una decisione va presa". Con il tempo, sono finiti anche i soldi: alla Provincia mancano ancora 1,8 milioni di euro per fare viaggiare i suoi autobus sulle strade della Brianza e il presidente Gigi Ponti torna a battere cassa. Con una minaccia: quella di riconsegnare, ammettendo la sconfitta, le deleghe del trasporto pubblico alla Regione. Un gesto di ribellione clamoroso, con conseguenze incalcolabili per i 60mila passeggedri che ogni giorno prendono l’autobus in Brianza. La situazione drammatica del trasporto pubblico locale è tornata ieri sul tavolo dell’assemblea dei sindaci di Monza e Brianza.

Esaurite tutte le risorse disponibili, utilizzate per garantire il servizio a pendolari e studenti fino a giugno, raschiando il barile e grazie all’orario estivo, più ridotto, si potrebbe andare avanti ancora fino a fine ottobre. Poi si rischia l’interruzione del servizio pubblico, vale a dire si rischia di incorrere in un reato.

"Bisogna capire che iniziative intraprendere perché con questi tagli non siamo assolutamente in grado di soddisfare i bisogni degli utenti", continua Ponti, che mercoledì ha inviato una lettera-appello al governatore Maroni, al vicepresidente della Regione Fabrizio Sala e all’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Alessandro Sorte. Ponti chiede alla Regione di attivare con urgenza un tavolo di confronto, allargato alla neonata Agenzia di bacino per il trasporto pubblico locale, che gestirà da ottobre una realtà di 2 milioni e mezzo di utenti giornalieri nei territori di Monza e Brianza, Milano, Lodi e Pavia.

Ponti ricorda al governatore lombardo che il trasporto pubblico in Brianza "negli ultimi anni ha visto un progressivo impoverimento dei servizi a causa della riduzione delle risorse disponibili, raggiungendo un livello minimo non più comprimibile, se non intervenendo nelle fasce di punta e lasciando a piedi studenti e pendolari".

Un quadro complicato dai tagli subiti dalle Province, «una situazione - si legge nella lettera - che ha pesantemente compromesso la possibilità di contribuire ai servizi Tpl con risorse a carico del proprio bilancio. Vale la pena ricordare che nel 2015 questa Provincia aveva investito sul Tpl - per mantenere un livello di servizi minimo ed indispensabile (equiparabile ai servizi dell’anno precedente) - circa 3,8 milioni di euro, mettendo in grave difficoltà l’equilibrio del bilancio». 

Per il 2016 continuano a mancare 1 milione e 800mila euro. Secondo i calcoli di via Grigna, presentati ad aprile dall’assemblea dei sindaci al ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, ciò comporterà 450 corse in meno, 13.500 passeggeri tra studenti e pendolari senza servizio e 90 addetti aziendali in sovrannumero.

"Oggi il bilancio provinciale - sottolinea infatti Ponti nella lettera a Maroni - non consente in alcun modo il reperimento di queste risorse, e pertanto i servizi Tpl avrebbero dovuto essere ridimensionati già a partire da gennaio di quest’anno. Tuttavia considerando che si sarebbe arrecato un danno inestimabile al territorio, compromettendo la mobilità di studenti e pendolari, lo scorso mese di dicembre ho ricevuto mandato dall’Assemblea dei sindaci di mantenere i servizi invariati, invocando il reperimento delle risorse mancanti presso le istituzioni competenti. A tutt’oggi, purtroppo, ogni tentativo esperito è risultato vano, e pertanto la riduzione dei servizi si configura tale da imporre anche il recupero delle risorse già spese nel primo semestre".

Nemmeno un aumento delle tariffe potrebbe salvare il servizio. "Anche un ipotetico ricorso ad una manovra tariffaria, nei limiti imposti dalla Regione, non potrebbe risolvere il disavanzo, a meno di non affiancarlo ad una contemporanea riduzione dei servizi, creando un mix davvero difficile da sostenere", conclude Ponti.