Dal posto al nido fino al cimitero. A Monza arriva la stangata del Comune

La denuncia della Lega: rincari su certificati e tariffe fino al 700%

Gli asili, uno dei servizi rincarati

Gli asili, uno dei servizi rincarati

Monza, 1 luglio 2015 - Rincarano le rette degli asili con un picco del 700% per le fasce orarie pre e post nido: con il prossimo anno scolastico costeranno 18 euro (dalle 7.30 alle 9) e 30 euro (dalle 15.30 alle 18) quando finora si partiva da tariffe progressive da 2,22 euro a 12 euro massimo la mattina e 5,18 a 28 euro massimo il pomeriggio.

Rincara il cimitero, con tutte le concessioni riviste al rialzo: dal 2,2% in più per una cappella di famiglia che arriva a costare 2.500 euro al metro quadrato, al 233% in più per il costo di uno spazio in alto all’ossario monumentale, che passa da 150 euro a 500 euro.

E in pratica a Monza, dalla culla alla tomba, la vita quest’anno rincara.

Il Consiglio comunale è impegnato nel confronto sul nuovo bilancio di previsione della città per il 2015, ma assieme a un ritocco alle tasse locali con le aliquote Imu e addizionale Irpef rimodulate per ricavare 5,5 milioni in più, c’è stata anche una revisione complessiva delle tariffe dei servizi individuali erogati dal Comune.

Una serie di adeguamenti al rialzo che l’ex assessore e oggi capogruppo della Lega Nord Simone Villa ha denunciato lunedì sera in aula come "una stangata nascosta".

"Aumenteranno una serie di tariffe e contributi per i cosiddetti servizi a domanda individuale - ha detto il consigliere leghista - che graveranno su tutti ma in particolar modo sul ceto medio e sulle famiglie con figli in età scolare e pre-scolare. Gli aumenti delle tasse e delle tariffe della Giunta Scanagatti - la denuncia - interessano davvero tutti, nessuno escluso: chi fa sport, chi fa cultura, chi manda i figli all’asilo nido, chi li manda alla mensa scolastica, chi deve richiedere un certificato per una pratica edilizia, ma anche chi... muore! A Monza, infatti, costerà di più anche morire e comprarsi un loculo".

 L'elenco presentato da Villa con le tariffe rialzate, dopo gli asili e i cimiteri, riguarda le mense scolastiche che avranno un rincaro medio intorno al 5% a pasto, poi il servizio di scuolabus aumenterà da settembre dell’85% con tariffe a seconda dell’Isee familiare da 50 a 250 euro senza più sconti oltre il terzo figlio.

I certificati edilizi e di urbanistica richiesti in municipio passano da 15 euro a 30, oppure 50 euro, con un rincaro fino al 233%, gli ingressi alle piscine comunali o i corsi sportivi aumentano dal 3 al 4%, così come organizzare serate per associazioni o gruppi culturali nelle sale comunali Santa Maddalena oppure della Galleria Civica costerà il 25% in più.

"Di sconti e ribassi, invece, nonostante la prossima stagione dei saldi, non c’è traccia - conclude Simone Villa -. Tranne un caso, unico e misterioso: affittare gli spazi del Centro civico di viale Libertà costerà un po’ meno".