Firme e appelli per il cinema Roma: a Seregno è battaglia contro lo sfratto

Nata nel ’24, la sala di Seregno è un patrimonio culturale

Una manifestazione contro lo sfratto

Una manifestazione contro lo sfratto

Seregno (Monza e Brianza), 28 aprile 2016 - Il cinema Roma ha aperto a Seregno fra le due guerre mondiali, esattamente nel 1924. Di storia ne ha vista e fatta tanta, ma da ormai un anno la sala cinematografica di via Umberto I sta attraversando un momento delicato, perché la proprietà vorrebbe cambiare destinazione d’uso all’immobile e intende procedere allo sfratto. Tramite una nota stampa la Cooperativa Controluce che gestisce la struttura, sostenuta dall’Associazione degli Amici del Cinema Roma e da tanti spettatori, fa sapere che sta proseguendo con le azioni necessarie per "tentare di prolungare e consolidare la storia del cinema, tenendo aperto uno spiraglio con la proprietà dell’immobile".

In dettaglio Controluce spiega di aver ricevuto la comunicazione di sfratto, nonostante la regolarità dei pagamenti dell’affitto. "Il motivo di questa scelta è unicamente economico: la proprietà vorrebbe ricavare economicamente di più dall’immobile" hanno spiegato dalla Cooperativa che ha anche rilanciato con la proposta di acquisto dello spazio, ma le parti al momento sembrano non trovare un accordo sulla valutazione economica. Nel frattempo la Cooperativa ha impugnato lo sfratto, tramite ricorso al tribunale, evidenziando un errore circa la valutazione della durata del contratto d’affitto, ed è in attesa della sentenza del giudice, che potrebbe allungare la permanenza della Cooperativa fino alla fine del 2017. Intanto l’Associazione degli Amici del Cinema Roma sta predisponendo la documentazione necessaria all’istruttoria per far dichiarare dal ministero dei Beni culturali l’interesse culturale del cinema, per sottoporre l’area a vincolo di destinazione d’uso. Tutto ciò è possibile in riferimento al decreto Franceschini, che tutela le sale storiche cinematografiche.

In questo modo sarebbe possibile garantire, anche in futuro, la presenza del cinema nel cuore della città. Intanto riprende la raccolta firme già iniziata nel 2015 dall’Associazione AgitaMente e arrivata a quota tremila per far cambiare idea alla proprietà. Infine Controluce lancia un appello alle associazioni amiche perché aderiscano alla campagna per far "dichiarare l’interesse culturale del Cinema Roma, evidenziando le attività organizzate insieme negli anni".