Nuovo polo scolastico: Monza esclusa dai fondi del Miur

Ex Macello, dal bando del Ministero sarebbero dovuti arrivare 12 milioni su 20

La scuola Bellani

La scuola Bellani

Monza, 27 giugno 2016 - Il nuovo polo scolastico da 1.200 studenti all’ex Macello resta senza fondi. Dodici milioni dei venti che dovevano servire per far rinascere nell’area abbandonata fra le vie Mentana e Buonarroti l’elementare Citterio, le medie Bellani e il biennio del liceo Porta, sarebbero dovuti arrivare dal bando Scuole Innovative del ministero dell’Istruzione.

Il resto, da Finlombarda, la società finanziaria del Pirellone. Ma con l’avvio del concorso di idee per la realizzazione di scuole innovative, fra le 52 aree in tutta Italia a cui sono destinati i contributi dello Stato Monza non compare. I quasi 26 milioni di euro destinati alla Lombardia verranno investiti in quattro progetti nelle province di Bergamo, Cremona, Varese e Mantova. E come effetto collaterale, sarebbero venuti meno anche i soldi di Finlombarda.

Una doccia gelata per Monza e per tutte le famiglie che da quasi 10 anni attendono una soluzione fra promesse mai mantenute e progetti fatti e poi disfatti. Eppure negli ultimi mesi la situazione sembrava finalmente sbloccata. Nel novembre scorso l’Amministrazione comunale aveva sbandierato l’ottenimento dei finanziamenti che avrebbero permesso di ridurre drasticamente i tempi previsti per la costruzione delle scuole e nello stesso tempo di riqualificare una rilevante area dismessa cittadina.

Prospettiva rilanciata un mese fa dallo stesso sindaco Roberto Scanagatti: "I fondi appostati nel 2016 (sul fronte dell’edilizia scolastica, ndr) salgono a 18 milioni e 890mila euro. La cifra rappresenta lo sforzo del Comune per realizzare il nuovo polo scolastico all’ex Macello, per il quale saranno utilizzate anche risorse statali e regionali". Ad anno scolastico ormai finito, a metà giugno, il sogno però svanisce. Con la comunicazione del cambio di programma che sarebbe avvenuto durante un incontro alla scuola Bellani cui ha preso parte l’assessore all’Istruzione Rosario Montalbano.

Senza fondi occorre ridimensionare le aspettative. La Giunta avrebbe intenzione comunque di andare avanti partendo con la realizzazione - sempre all’ex Macello - del solo edificio dove trasferire la scuola Citterio, l’elementare dove da anni è emerso il problema dell’amianto incamiciato nel cemento delle pareti.Inizialmente il piano era di costruire la nuova scuola nell’area verde di via Sangalli-Collodi accanto all’attuale plesso, ma le indagini sul terreno hanno evidenziato inquinanti che hanno portato l’Asl a ribadire che «nessun edificio che ospiti persone può essere realizzato sul quel suolo».

Nuovi sopralluoghi, carotaggi e riunioni hanno portato la Giunta a individuare nell’ex Macello l’area ideale su cui concentrare non più soltanto la Citterio ma anche la Bellani (dove ormai le riparazioni non bastano più a curare i segni del tempo) e il biennio del liceo Porta. Con le spalle (economicamente) coperte era la soluzione perfetta. Ora, però, il Comune potrà fare affidamento soltanto su risorse proprie. La strada ipotizzata andrebbe appunto nella direzione di avviare fin da subito una progettazione partecipata per arrivare ad aprile 2017, alla vigilia delle elezioni comunali a Monza, all’avvio del cantiere.