Finge di aiutare una vecchietta ma la aggredisce e le strappa la collanina

Solo che il volto del "buon samaritano" si è trasformato molto presto in quello di uno spietato delinquente, che invece di aiutare l’anziana donna le ha stretto le mani attorno al collo e le ha strappato una collanina

Indaga la polizia

Indaga la polizia

Monza, 20 settembre 2014 - Una rapina-scippo in pieno giorno. Un’anziana aggredita da un ragazzo che le si era presentato con modi gentili e servizievoli per darle una mano a rincasare portandole le borse della spesa. Solo che il volto del «buon samaritano» si è trasformato molto presto in quello di uno spietato delinquente, che invece di aiutare l’anziana donna le ha stretto le mani attorno al collo e le ha strappato una collanina.

Forse nulla di grande valore, se non affettivo, ma senza dubbio il danno maggiore di questa triste vicenda è stato lo spavento cagionato alla povera vittima, trasportata poi in ospedale per accertamenti in evidente stato di choc. I fatti accadono nella tarda mattinata di giovedì. C’è una donna di settantaquattro anni che, dopo aver fatto un po’ di compere, sta rincasando nella propria abitazione, in una zona abbastanza isolata del quartiere Triante.

L’età è quella che è, e forse la signora non cammina spedita, fatto sta che davanti a lei si materializza il «buon samaritano»: una ragazzo, uno straniero, forse originario dell’Est Europa secondo le prime descrizioni raccolte dagli inquirenti. «Signora, posso aiutarla?», la domanda melliflua pronunciata dal ragazzo, carino e convincente nei modi, che si offre di portare la borsa alla donna su per le scale della sua abitazione. Giunti sul pianerottolo, però, la situazione si trasforma: il ragazzo aggredisce la donna, le mette le mani al collo e le strappa una collanina. Poi fugge agilmente dileguandosi a piedi.

La vittima, sotto choc, chiede aiuto e viene portata in osservazione all’ospedale San Gerardo da un’ambulanza inviata dal 118: per fortuna le uniche ferite riportate sono alcune escoriazioni e, soprattutto, un grosso spavento. Sull’episodio indaga il Commissariato di Polizia di Monza.

di Dario Crippa