Giovedì 18 Aprile 2024

Tagli alla Rottapharm di Monza, lavoratori in sciopero e presidio

Dopo il fallimento dell’entrata in Borsa e la vendita agli svedesi della Meda alla Rottapharm è arrivato l’annuncio degli esuberi, ma l'azienda non è in crisi

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Monza, 24 novembre 2014 - Dopo l’annuncio dei tagli, i lavoratori della Rottapharm di Monza hanno dichiarato sciopero e questa mattina sono scesi in strada a manifestare. Sono in 92 a rischio alla multinazionale di via Valosa che, dopo il tentativo sfumato di entrare in Borsa, a fine luglio era stata ceduta dalla società della famiglia Rovati (Fidim S.r.l.) al gruppo svedese Meda, per una cifra poco superiore ai 2 miliardiUna cessione che sta avendo delle ripercussioni sulla sede brianzola.

L'annuncio dei tagli è di questi giorni ed ha subito suscitato scalpore, anche perché si tratta di un’azienda sana, niente affatto in crisi, ma che nonostante questo lascia a casa 92 persone. Quindi la decisione arriva solo in seguito al passaggio di consegne e alla riorganizzazione aziendale: obiettivo è di riallineare quella monzese con le altre filiali europee del gruppo svedese. I settori interessati sono quelli del controllo di qualità, dell’amministrazione e finanza, dei servizi generali, ci sono anche dirigenti e informatori. Le funzioni prima garantite a Monza ora verranno assicurate da altri uffici del gruppo. Comprensibile lo sconcerto dei lavoratori che nel pomeriggio di mercoledì 19 novembre hanno incontrato i sindacati dopo che martedì i rappresentanti dei lavoratori avevano avuto un incontro con la proprietà nella sede di Confindustria.