Gruppo Facebook organizza le ronde per tenere lontani i ladri

A Seveso è scattata spontanea l’operazione "Agosto Sicuro": "Ad agosto molte persone lasciano disabitate le abitazioni per recarsi in ferie e così ci si è organizzati per controllarsi reciprocamente le abitazioni". L’amministrazione ha preso le distanze dai cittadini della frazione dichiarandosi contraria alle «ronde fai da te» di Sonia Ronconi

Furto in villa (immagine di repertorio)

Furto in villa (immagine di repertorio)

Seveso (Monza e Brianza), 4 agosto 2014 - Il gruppo Facebook «Furti all’Altopiano» si è mobilitato per raccogliere volontari per ronde notturne per tenere lontani i ladri. E’ così partito il progetto «Agosto Sicuro 2014». L’amministrazione ha preso le distanze dai cittadini della frazione sevesina dichiarandosi contraria alle «ronde fai da te» spiegando che non ci si può sostituire alle forze dell’ordine, anzi è determinante lo spirito di collaborazione tra cittadino e vigili o carabinieri. 

Ma gli amministratori del gruppo facebook «Furti Altopiano» spiegano: «Ad agosto molte persone lasciano disabitate le abitazioni per recarsi in ferie e così ci si è organizzati per controllarsi reciprocamente le abitazioni nel periodo vacanziero secondo un semplice sistema: “io controllo la tua abitazione mentre tu sei in ferie e poi tu farai altrettanto quando sarò in ferie io”. Oltre ad eseguire un controllo diretto delle case interessate, si ha come effetto secondario il controllo indiretto di tutte le altre poiché il gruppo che effettua la sorveglianza si sposta in tutte le vie dell’Altopiano ed è quindi in grado di notare movimenti o atteggiamenti sospetti allertando immediatamente le forze dell’ordine».

«Non c’è una categoria di persone esclusa da questo contesto,— spiegano — visto che le violazioni delle abitazioni sono aumentate considerevolmente (questi ultimi 12 mesi sono stati a dir poco problematici). C’è da dire, che da quando le persone hanno iniziato ad organizzarsi tramite internet qualcosa ha iniziato a cambiare». Il primo passo è stato aprire il gruppo «Furti Altopiano» su Facebook, che raccoglie segnalazioni su persone e veicoli sospetti, numeri di targa, dirama avvisi e mantiene sempre un canale aperto con le forze dell’ordine. Successivamente sono passati ad avvisi via cellulare per arrivare infine al passaggio più importante: dal virtuale al reale, con le persone che scendono in strada per effettuare controlli. «Se poi l’aiuto è coordinato, organizzato, allora c’è realmente la possibilità che la piaga della microcriminalità possa subire realmente una battuta d’arresto».