Sabato 27 Aprile 2024

Ritrovato il quadro dimenticato: il parroco lo aveva tagliato e ceduto

Il dipinto sparito nel 1944 senza che nessuno se ne accorgesse sarà restituito ai suoi legittimi proprietari, vale a dire una chiesa di un paesino nella provincia bresciana. A cui era stata illecitamente sottratta da un parroco «poco fedele». È una vicenda di arte rubata e restituita quella portata alla luce dagli «Indiana Jones dell’arte», vale a dire i superspecializzati carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Monza di Dario Crippa

Il quadro ritrovato

Il quadro ritrovato

Monza, 20 dicembre 2014 - Un dipinto sparito nel 1944 senza che nessuno se ne accorgesse. E ricomparso decenni più tardi. In casa di un imprenditore bresciano. E che solo dopo complesse indagini portate avanti con strumenti sofisticatissimi sarà restituito ai suoi legittimi proprietari, vale a dire una chiesa di un paesino nella provincia bresciana. A cui era stata illecitamente sottratta da un parroco «poco fedele»È una vicenda di arte rubata e restituita quella portata alla luce dagli «Indiana Jones dell’arte», vale a dire i superspecializzati carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Monza.

L’indagine parte addirittura sei anni fa quando i militari, visionando un catalogo della Fondazione «Castello di Tavernello» di Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia, si imbattono in un’opera pittorica realizzata nel XVI secolo da Alessandro Bonvicino, in arte «Moretto», dal titolo «La fede». Un dipinto che in realtà dovrebbe trovarsi in una chiesa, però. I carabinieri eseguono gli accertamenti del caso e scoprono che l’opera è «partita» di nascosto e senza alcuna autorizzazione per la sua alienazione verso l’abitazione di un imprenditore. Addirittura, nel 1944, l’allora parroco pro tempore di Santa Maria in Valverde di Padernello l’ha fatta «staccare» dall’opera pittorica in cui si trovava incastonata e l’ha fatta sostituire con una copia.

A provarlo, ci sono diversi elementi, dalla cui comparazione i carabinieri riescono a ricostruire la verità. Innanzitutto, una fotografia scattata alla fine degli anni ’60 al quadro e che prova una cosa incredibile: l’opera originaria era più grande. Un sopralluogo nella chiesa di Padernello, dove si trovava originariamente il dipinto, fa scoprire in una cappella una pala d’altare raffigurante il «Sacro Cuore» i cui particolari, analizzati a occhio nudo e in controluce, presentano alcuni particolari anomali. Cosa è accaduto? Va in scena un doppio confronto: da un alto fra il dipinto sparito, la sua vecchia fotografia e la pala d’altare viene eseguita una riflettografia infrarossa al laboratorio di archeometria di fisica generale applicata dell’Università Statale di Milano; dall’altro viene effettuato un esame radiografico sulla pala d’altare. Risultato? Il dipinto raffigurante «La fede» è stato illecitamente modificato, tagliato e «ceduto». E per sostituirlo è stata fatta appositamente realizzare una pala d’altare. Ora, però, tutto tornerà al proprio posto.