Chiusura delle Poste in Brianza, no dalla Regione

Stop all'unanimità all'addio agli sportelli di Vimercate, Carate e Besana

Protesta davanti alle poste di Ruginello

Protesta davanti alle poste di Ruginello

Monza, 26 febbraio 2015 - Stop all'unanimità nelle riunioni di Commissione al Pirellone alla chiusura degli uffici postali annunciata nel Piano di ristrutturazione delle Poste Italiane. In Brianza, a rischiare di abbassare per sempre la saracinesca sono gli uffici di Ruginello di Vimercate, Omate di Agrate, Agliate di Carate, Vergo e Zoccorino a Besana e Capriano di Briosco. Una decisione che ha provocato le proteste dei sindaci, ma anche dei residenti più anziani delle frazioni

Ieri, invece, la presa di posizione contraria della Regione. “E’ fondamentale – ha detto Alessandro Colucci, presidente della commissione ed esponente Ncd – che la Regione Lombardia si faccia carico delle istanze degli amministratori locali e dei cittadini che non possono subire passivamente le scelte delle Poste Italiane”.

In tutto, il piano delle Poste, prevede il taglio di 61 uffici in Lombardia e la riorganizzazione di altri 121. Per riorganizzazione, in particolare, si intende anche la possibilità che il servizio si limiti soltanto ad alcuni giorni della settimana

"Questo porterà pesanti disagi per la popolazione e considerevoli disservizi per i comuni”, conclude Colucci.

La risoluzione impegna perciò la giunta regionale ad “intervenire presso il Governo per sospendere il processo riorganizzativo e attivare quanto prima un Tavolo regionale con la presenza di tutti i portatori di interesse, dalle istituzioni alle organizzazioni sindacali alle associazione dei consumatori e utenti". Questo per scongiurare il taglio dei servizi a danno, soprattutto, delle fasce più deboli della popolazione