Elezioni comunali, ballottaggio a Desio: il candidato Massimo Zanello

Massimo Zanello sfida Corti al ballottaggio del 19 giugno per la carica di sindaco di Desio

Massimo Zanello

Massimo Zanello

Desio, 18 giugno 2016 - Al primo turno delle elezioni comunali a Desio Massimo Zanello (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, La nostra Desio, Desio al centro) ha ottenuto il 34,51% dei voti. E' padre di due figli, Lorenzo e Beatrice di 15 e 18 anni. Dal 1988 al 1994 è stato consigliere comunale a Villa Cortese (Milano), dove dal 1993 al 1994 ha ricoperto la carica di Assessore comunale al Bilancio. Dal 1990 al 1995 è stato consigliere provinciale a Milano, ricoprendo dal 1994 al 1995 la carica di Presidente della Provincia di Milano. Nel 1995 è stato nominato anche Assessore al Commercio nel Comune di Milano. 

Ha ricoperto inoltre la carica di Consigliere regionale dal 1995, eletto nel collegio di Milano. Nel 2000 è stato rieletto consigliere regionale nella circoscrizione di Milano, e ha ricoperto per l'intera legislatura l'incarico di Assessore regionale con delega all'industria, alla piccola e media impresa e alla cooperazione. Candidato nuovamente alle elezioni regionali del 2005 nella circoscrizione di Monza e Brianza, è stato riconfermato in Consiglio regionale nelle file della Lega Nord, Presidente del gruppo consiliare. Da luglio 2006 ad aprile 2010 sono stato Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia. Da maggio 2010 ricopre la carica di Sottosegretario del Presidente della Regione Lombardia con delega al cinema. Così Massimo Zanello ha recentemente risposto a tre domande sul programma per la città di Desio.

1 - Quali sono le priorità per la città? «Le priorità non sono poche. C’è quella delle grandi incompiute e degli edifici abbandonati. C’è la necessità di un rilancio della città che parta dal centro - perché non è possibile assistere alla morìa dei negozi e alla gente che cade sulle rotaie del tram - senza dimenticare i quartieri. C’è la necessità di valorizzare il patrimonio storico e culturale di Desio come merita: penso a Villa Tittoni, che proporremo di far diventare patrimonio dell’Unesco, e alla figura del Papa, che merita di essere valorizzata. Per tutto questo Desio deve entrare in un contesto più grande, deve diventare un polo di attrazione per persone anche dai comuni limitrofi e non solo». 2 - Quale sarebbe il suo primo atto ufficiale da sindaco? «Avvierò un profondo monitoraggio del patrimonio del Comune, per capire come valorizzarlo e come rilanciarlo, e del patrimonio dismesso, penso alla Torre, al Centro Stile, a tutte quelle realtà immobiliari che hanno bisogno di una rinascita. Essendo percorsi lunghi, bisogna iniziare subito e con grande determinazione». 3 - Perché i cittadini dovrebbero votare per lei? «Perché è l’unico modo per far ripartire Desio in un contesto di più ampio respiro. La città è rimasta uguale a cinque anni fa, anzi è regredita e non è al passo nemmeno delle città limitrofe: basta guardare il valore delle case, che qui è inferiore a Seregno, Cesano e Lissone. Il motivo è chiaro. Desio è una città che ha perso ogni attrattività. Deve riprendersi il suo ruolo chiave, insieme alle forze sane della popolazione, che sono tante».