Incidente aereo a Vigevano: due morti. Perde la vita Emanuele Vialardi, uno degli imputati in Autodromo

Emanuele Vialardi, uno degli imputati nel processo alla cricca dell’Autodromo, è morto sabato a 49 anni in un incidente aereo nel Pavese di Marco Galvani

Vigevano, due morti in un incidente aereo

Vigevano, due morti in un incidente aereo

Monza, 21 settembre 2014 - Emanuele Vialardi, uno degli imputati nel processo alla cricca dell’Autodromo, è morto ieri a 49 anni in un incidente aereo nel Pavese. Appassionato di ultraleggeri, pilota esperto e presidente dell’associazione Air Classic Airfield - società che gestisce l’impianto in cui si è consumata la tragedia -, geometra originario di Sandigliano (Biella), ha perso la vita insieme a un 56enne di Corsico che si trovava a bordo pista per assistere alle prove per una manifestazione di ultraleggeri prevista (ma subito annullata) per oggi. Ancora tutte da chiarire le cause dello schianto: sembra che Vialardi sia atterrato controsole ma non si sa se la causa dello sbandamento dell’ultraleggero sia dovuta a un suo errore in fase d’atterraggio o a problemi meccanici o a un malore. Sta di fatto che il pilota ha perso il controllo e si è schiantato travolgendo lo spettatore. Una drammatica notizia che è subito rimbalzata a Monza dove Vialardi negli ultimi anni aveva associato la propria attività all’Autodromo. Era considerato l’uomo di fiducia degli ex manager del circuito. Era un consulente che si occupava un po’ di tutto, dalla sicurezza alla gestione delle licenze per le attività presenti in circuito, dalla prevenzione incendi alla gestione della depurazione fino alla viabilità interna in occasione delle gare di Formula Uno e Superbike. E anche lui, nel 2012, era finito travolto dall’inchiesta aperta dalla Procura di Monza. A suo carico accuse che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta al falso ideologico. Anche lui era stato rinviato a giudizio nel processo iniziato proprio giovedì scorso in Tribunale a Monza. In particolare, era accusato di avere turbato la gara relativa all’assegnazione del servizio di ristorazione interna all’Autodromo imponendo nel bando requisiti formali e sostanziali costruiti su misura per una società amica (di cui lui secondo i magistrati era oltretutto amministratore di fatto), la Duepi di Federica Evangelista, figlia di Giuseppina Panuccio, ex responsabile dell’ufficio commercio del Comune di Monza (anche loro due a processo), in cambio del rilascio alla Sias dell’autorizzazione commerciale (pratica seguita dall’ex dirigente pubblico) e del permesso di costruire un impianto di biocarburanti all’interno del Parco, fra la piscina e il campeggio di Biassono. Giovedì a Monza, all’apertura del processo, nessuno degli imputati eccellenti si era presentato in aula. Nemmeno lui, che ora esce di scena in modo drammatico dal procedimento. 

marco.galvani@ilgiorno.net