Il sottopasso deve essere pronto tra 70 giorni: ma non è ancora stato nemmeno iniziato

Ritardi nei lavori a Bovisio Masciago: e il costo dell'opera lietiva sensibilmente di Veronica Todaro

Il cantiere del sottopasso a Bovisio Masciago

Il cantiere del sottopasso a Bovisio Masciago

Bovisio Masciago (Monza), 28 luglio 2014 - Settanta giorni alla fine dei lavori. O almeno è quello che segnala il pannello luminoso a pochi metri dal passaggio a livello di via Roma. Peccato però che lo scavo per il sottopasso non sia ancora partito e che quindi non sia possibile che, in poco più di due mesi, i cittadini di Bovisio Masciago possano dire basta alle interminabili code davanti alle sbarre abbassate. Per chiarire la situazione, nei giorni scorsi il sindaco Giuliano Soldà ha incontrato i rappresentanti di Ferrovie Nord e di Regione Lombardia. «Il problema ora è la collocazione del terreno che verrà asportato al momento dello scavo – spiega -. Si tratta di circa 13mila metri cubi di terra. I primi 3-4 mila metri cubi verranno portati in discarica, perché si tratta di terra sporca e contaminata. Ma il resto?». Secondo l’accordo sottoscritto dalla precedente Giunta, la terra avrebbe dovuto essere collocata nel centro di addestramento della Protezione civile in via Bertacciola. «Le questioni sono due – prosegue il sindaco -: per prima cosa non era stata richiesta l’autorizzazione alla proprietà: e poi la Giunta Galimberti ha revocato il contratto di affitto con Terna. Come era possibile quindi portare lì il terreno?». L’operazione di smaltimento della terra ora costerà alle casse comunali circa 300mila euro, una cifra non prevista nel progetto. «Così come nel progetto da 4 milioni di euro non erano previste altre spese a carico del Comune, quali i costi per lo studio della viabilità, della creazione della rotonda tra via Stoppani, via Foscolo e via Vittorio Veneto per almeno 160mila euro, oltre alla rotonda su via Fallaci - elenca il sindaco -. I mezzi pesanti, pullman e camion non potranno accedere al sottopasso ma bloccheranno la possibilità di svolta alle auto una volta in coda per il passaggio a livello. Dobbiamo anche essere pronti con lo studio della viabilità».

di Veronica Todaro