Imola non molla l’idea Gp: incontro a Palazzo Chigi col braccio destro di Renzi

Il governatore dell'Emilia Romagna: Monza in difficoltà, nessuna lotta ma alternanza

Roberto Scanagatti all'Autodromo

Roberto Scanagatti all'Autodromo

Monza, 23 luglio 2015 - Formula Uno, nemmeno Imola molla. E alla chiacchierata del sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, risponde allo stesso modo. Con un incontro a Palazzo Chigi sempre con il braccio destro di Matteo Renzi.

L’esito? Un resoconto fotocopia - nella sostanza - a quello del primo cittadino monzese: "Gli ho confermato ciò che avevo già detto pubblicamente settimane fa, perché sono abituato a fare ciò che dico. Se si apre una opportunità di riportare il gran premio di Formula Uno a Imola, al netto del forte investimento che servirebbe, la Regione farebbe la propria parte fino in fondo".

E comunque Bonaccini ribadisce di non volere una guerra con Monza e con la Lombardia di Roberto Maroni per ottenere il Gran premio di Formula Uno. Già il sindaco di Imola, Daniele Manca, aveva proposto una collaborazione a Monza, aprendo a un’alternanza tra i circuiti.

"Per il ruolo istituzionale che ricopro - mette i puntini - non mi permetto di aprire lotte insensate con il presidente Maroni per strapparci un Gran premio che è utile rimanga in Italia".

E ancora: "Ho impressione che Monza abbia diverse difficoltà. Se tali rimanessero noi siamo pronti a sostenere la candidatura di Imola". In ogni caso "informerò Maroni che un suo consigliere regionale leghista mi invita a strappargli il Gran premio perché immagino ritenga Monza sede inadeguata", la provocazione di Bonaccini.

Che l’Autodromo di Monza abbia difficoltà è fuori dubbio, altrimenti avrebbe già chiuso con un rinnovo la trattativa con Bernie Ecclestone. Tuttavia, la situazione finanziaria della società che gestisce il Tempio della velocità (la Sias, partecipata al 70% da Aci Milano e per il restante 30% dall’Immobiliare dello stesso club) non consente, allo stato attuale, di sostenere il raddoppio (a circa 20 milioni di euro) del canone annuale chiesto dal patron del circus. Una mano a Sias potrebbe arrivare dalla tanto attesa defiscalizzazione all’ingresso della Regione Lombardia nella proprietà dell’area di Parco che ospita il circuito che sbloccherebbe 20 milioni di investimenti fra Villa Reale, Parco e Autodromo: la quota destinata al circuito per l’ammodernamento delle strutture permetterebbe a Sias di risparmiare quella cifra e dirottarla su Ecclestone. Per i prossimi giorni dalla Commissione Bilancio al Senato sono attese notizie.