Le chitarre di Lou Reed e le camicie anti-finanza: le emozioni "su misura"

A Meda le storie delle eccellenze artigiane

Paolo Manfredi, Filippo Berto, Renato Ruatti  e Matteo Martorana durante la serata

Paolo Manfredi, Filippo Berto, Renato Ruatti e Matteo Martorana durante la serata

Meda, 30 gennaio 2015 - Uno ha costruito le chitarre «amate» da Lou Reed (ma non solo). Un altro ha lasciato la grande finanza per mettersi a cucire camicie su misura. Un altro ancora (il padrone di casa) ha, grazie a internet e social network, fatto crescere esponenzialmente la sua azienda artigianale di divani negli ultimi 10 anni (quelli della grande crisi). Infine un altro ancora queste storie le ha raccolte e le ha raccontate in un libro. Tutti e quattro si sono trovati giovedì sera a Meda. Nello showroom della Berto Salotti, mezzi spaparanzati su un divano, sorseggiando una birra artigianale (mai vista una presentazione di un libro di economia così), davanti a un centinaio di persone, hanno affrontato il problema del presente e del futuro delle imprese artigiane in Italia.

La scusa era quella di presentare il libro "L’economia del su misura" scritto da Paolo Manfredi responsabile delle Strategie digitali di Confartigianato imprese. Così, dopo un po’ di musica rock a palla e un paio di birrette (nello show room della Berto Salotti, oltre allo stereo con dischi storici, c’è un frigorifero dal quale i visitatori possono attingere birre artigianali). Così Renato Ruatti, Matteo Martorana hanno raccontato le loro storia di «artigiani d’eccellenza su misura».

Il primo «sono architetto, appassionato di musica, ma non so distinguere un sol da un re» è il co-fondatore della Noah Giutars. Cosa fa? Chitarre in alluminio. Tutte costuite a mano nella bottega di Villa Busca Serbelloni a Lambrate. Belle, bellissime. Tanto da essere finite nelle mani di gente come Lou Reed, Sting (Ruatti fa anche bassi), Bruce Springsteen, Ben Harper e The Edge degli U2.

Matteo Martorana invece, classe 1987, dopo aver studiato e lavorato nell’Alta Finanza un giorno si è svegliato e ha deciso di mollare i listini di Piazza Affari per dedicarsi a bottoni e asole delle camicie su misura. "La vita che facevo non mi piaceva più così ho convinto mia mamma (la mia famiglia ha lavorato nel settore abiti da sposa) ad aprire un’attività con me. Siamo io e lei". Così è nata la TeMa, in provincia di Como. Andando sul sito potete comporre la vostra camicia "poi viene a casa vostra un nostro addetto, che poi sono io, e prende le misure. Ed è fatta". Una serata conclusa da Filippo Berto (la sua azienda è stata scelta da Google come esempio italiano di eccellenza nello sviluppo della comunicazione digitale). Una serata che ha regalato emozioni. Quelle che «i clienti chiedono quando comprano un prodotto artigianale».