Electrolux di Solaro: fiato sospeso per 900 lavoratori

Volumi in calo e ritardi del Governo nella decontribuzione fanno temere per il futuro della fabbrica

Alla Electrolux di Solaro si costruiscono lavastoviglie

Alla Electrolux di Solaro si costruiscono lavastoviglie

Solaro, 27 ottobre 2016 - Volumi ancora in calo e mancanza di certezze sul rinnovo della decontribuzione fanno crescere la preoccupazione per la tenuta occupazionale dello stabilimento Electrolux di Solaro. L’incontro dell’altro giorno al Ministero per lo Sviluppo Economico tra azienda, Governo e sindacati ha dipinto un quadro a tinte fosche per la fabbrica di lavastoviglie di Solaro, dove sono attualmente occupate circa 900 persone.

In particolare è emerso che il sito produttivo di Solaro, a differenza degli altri stabilimenti Electrolux in Italia, fatica a mantenere il trend indicato dall’accordo del 2014. Questo può diventare un problema serio soprattutto nel momento in cui dal Governo non arriveranno risposte rapide e positive sul fronte della decontribuzione. "Ad oggi – ha dichiarato l’amministratore delegato di Electrolux Italia, Ernesto Ferrario, oltre a mancare i Decreti ministeriali che autorizzano la decontribuzione per Susegana, Solaro e Porcia per la prima parte del 2016, non abbiamo alcuna certezza che la decontribuzione dei contratti di solidarietà sia garantita per 2016 e il 2017".

"Lo strumento della decontribuzione costituiva, e costituisce tutt’oggi, un pilastro fondamentale dell’accordo e un presupposto per l’allocazione degli investimenti. Se dovesse venir meno metterebbe a rischio la sostenibilità del piano industriale". Insomma: se il Governo non mantiene gli impegni a ridurre il costo del lavoro, la multinazionale è pronta a dirottare altrove i propri investimenti, con rischi facilmente immaginabili per i siti produttivi italiani, Solaro in primis.

Fino a oggi, nella fabbrica di Solaro, dove è in vigore la riduzione d’orario a 6 ore, sono state osservate anche 49 giornate di chiusura collettiva in solidarietà.

Anche per questo motivo, le Rsu della fabbrica di Solaro hanno diffuso un comunicato sindacale in cui evidenziano "la riduzione dei costi non può essere sempre sostenuta dai soliti noti, chiediamo a questa direzione di ridurre in maniera sostanziale le ore non produttive dello stabilimento, che hanno una pesante incidenza. Non siamo più disposti ad accettare che ci siano lavoratori d’èlite che oltre a non fare solidarietà aggiungono ore straordinarie e pesano sull’efficientamento aziendale". Tra le richieste dei sindacati a livello nazionale anche lo spostamento di volumi di produzione dalla Polonia e per portare progettazione, ricerca e sviluppo della lavastoviglie a Solaro, così come avviene per gli altri prodotti quali lavatrici frigoriferi, forni e piano di cottura. Ma l’azienda per il momento ha escluso entrambe le ipotesi.