Fisco, in arrivo 1.350 accertamenti in Brianza

Controlli dell’Agenzia delle Entrate sulla congruità delle dichiarazioni del 2012

Prima dell’estate erano già arrivati 936 accertamenti

Prima dell’estate erano già arrivati 936 accertamenti

Monza, 23 settembre 2016 - L'Agenzia delle Entrate bussa alle porte di 1.353 brianzoli: sta per giungere a destinazione in questi giorni la "seconda infornata" di lettere ai contribuenti predisposte dal Fisco per segnalare anomalie sulla dichiarazione dei redditi del 2012. Prima dell’estate ne sono già state recapitate 936, in quella che è la terza provincia lombarda più "distratta" nella compilazione della dichiarazione dei redditi, dopo Milano e Brescia, secondo la classifica stilata dall’Agenzia delle Entrate.

In tutta la regione vengono recapitate in questi giorni ben 14.680 lettere, che vanno ad aggiungersi alle 12.193 di inizio luglio. Nelle lettere, l’Agenzia spiega ai contribuenti che, "dall’incrocio con i dati in Anagrafe tributaria, risultano delle somme non correttamente indicate nella dichiarazione relativa ai redditi dell’anno 2012".

Chi riceverà la lettera potrà mettersi in contatto con l’Agenzia per chiarire subito la propria posizione, evitando che l’anomalia si traduca in futuro in un avviso di accertamento vero e proprio. Questo sia se dal confronto emergerà che il contribuente non ha commesso errori, sia se il cittadino voglia regolarizzare in maniera agevolata la propria posizione con le sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso.

A far scattare le comunicazioni spedite dal Fisco sono anomalie relative a redditi non dichiarati, in tutto o in parte, nel Modello Unico o 730 presentato nel 2013.

Errori o dimenticanze, che in passato avrebbero subito fatto partire l’avviso di accertamento, ma che ora vengono preventivamente sottoposti a una richiesta di verifica. Tra gli esempi citati ci sono redditi di lavoro dipendente e assimilati, assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge, redditi di partecipazione in società di persone, in società a responsabilità limitata, utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali, redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale, redditi di impresa derivanti da plusvalenze o sopravvenienze attive.

Le lettere riportano tutte le indicazioni per mettersi in contatto al più presto con l’Agenzia delle Entrate e fare chiarezza sull’anomalia, evidenziando l’«aspetto positivo» (se così si può dire) della vicenda: aderendo alla nuova forma di ravvedimento operoso, si avrà diritto alla riduzione a un sesto della sanzione.