Le imprese artigiane rallentano ma non perdono la fiducia

Crescita vicina allo zero, eppure le aspettative migliorano per le piccole e piccolissime imprese della Brianza nell'analisi congiunturale del terzo trimestre realizzata dalla Camera di commercio di Monza

Un'impresa artigiana

Un'impresa artigiana

Monza, 30 novembre 2016 - Cresce,  ma rallenta. Non attraversa un buon momento, ma le aspettative per i prossimi mesi migliorano. Si tratta dell’artigianato brianzolo. Migliaia di piccole e piccolissime imprese manifatturiere che costituiscono la spina dorsale del sistema produttivo territoriale. A misurare il loro stato di salute è la periodica indagine congiunturale condotta dall’Ufficio studi della Camera di commercio della Brianza.

Nel terzo trimestre dell’anno la produzione manifatturiera artigiana ha registrato una variazione tendenziale (rispetto al terzo trimestre del 2015) di +0,4%, mentre per quella congiuturale (confronto con il secondo trimestre 2016) l’incremento è stato dello 0,1%. Indicatore che nei mesi scorsi era cresciuto con maggior decisione, come è anche accaduto per il fatturato che ha registrato un +0,7% rispetto allo scorso anno e un +0,2% congiunturale.

Sono calati invece gli ordinativi che rispetto allo stesso periodo del 2015 hanno fatto segnare un -1,2%. Dato che diventa un -0,3% nel confronto con il trimestre precedente. Ombre anche sul mercato del lavoro: il saldo percentuale tra entrate (assunzioni) ed uscite (licenziamenti e pensionamenti) nel mondo del lavoro si è attestato a -0,4%.

È migliorata invece la situazione sul fronte della cassa integrazione: ha riguardato l’1,9% delle imprese artigiane manifatturiere brianzole (era il 3,4% nel trimestre scorso).

«Eppure le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre sono fiduciose: i saldi di tutti gli indicatori si posizionano in terreno positivo, grazie a un incremento della percentuale degli imprenditori che si aspetta miglioramenti e ad un calo di quella degli operatori economici che prevede diminuzioni», spiegano dall’Ufficio studi di Camera di commercio.

In particolare, per quanto riguarda la produzione, la quota di imprenditori che si aspetta una crescita sale dal 12,9% al 27,5%. Migliorano anche le aspettative sull’andamento della domanda interna: il 21,6% degli imprenditori è ottimista e la prevede in aumento.