Agrate, svolta in StM: arriva la linea "12 pollici"

Annunciata la realizzazione di nuova linea per ricerca e sviluppo su «fette di silicio» più grandi

La fabbrica StM

La fabbrica StM

Agrate Brianza, 18 ottobre 2016 - La StMicroelectronics di via Olivetti avrà la sua linea per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie e nuovi prodotti con fette di silicio a 12 pollici, considerata la nuova frontiera tecnologica nell’industria della microelettronica insieme alle nanotecnologie. Sono in arrivo soldi dalla Regione e dallo Stato: 1,8 milioni messi dal Pirellone grazie all’accordo sulla competitività e 16 milioni del Ministero dello Sviluppo economico. È quanto emerso nell’assemblea che si è tenuta ieri nella sala comunale, mai così piena, alla presenza di tanti lavoratori e cittadini, parlamentari e i segretari delle tre sigle sindacali dei metalmeccanici: Marco Bentivogli (Fim), Maurizio Landini (Fiom) e Rocco Palombella (Uilm). Assente il governatore lombardo Roberto Maroni.

L'amministratore delegato di StM Italia, Carmelo Papa, ha confermato la volontà di portare ad Agrate il «12 pollici». Anche se la tempistica non è stata definita. L’idea è di partire l’anno prossimo con una «mini linea» pilota e un investimento di 400 milioni di dollari. Poi si andrà avanti, con successivi, importanti, investimenti, fino ad arrivare alla produzione di massa dei nuovi congegni microelettronici sviluppati con la nuova tecnologia: "La cosa è talmente grossa e vincolante per l’azienda che dobbiamo capire quando è il momento giusto per farla partire – ha detto il manager –. Se si fa troppo tardi o troppo in anticipo le cose potrebbero non funzionare e sarebbe un disastro. La certezza ci sarà quando avremo un certo numero di clienti importanti che ci permetteranno di saturare la nuova produzione e giustificare l’investimento". Il sindaco di Agrate, Ezio Colombo, ha ricordato che "la StM e la Silicon Valley hanno bisogno di interventi che diano certezze per il futuro". L’onorevole Angelo Senaldi, componente della Commissione attività produttive, commercio e turismo, si è fatto portavoce dei parlamentari presenti (tra gli altri la senatrice Lucrezia Ricchiuti e l’onorevole Roberto Rampi del Pd e Davide Tripiedi, M5S) perché la «road map» per l’introduzione del 12 pollici sia monitorata con incontri periodici.

La StM è i la più grande azienda lombarda con i suoi 5500 dipendenti: 4500 lavorano ad Agrate, 1000 a Cornaredo e altri 5000 tra Catania, Napoli, Palermo e Lecce. Sono 2600 i ricercatori e 5500 brevetti e le domande di brevetti generati in Italia, numeri che ne fanno il maggiore inventore nazionale nel settore strategico della microelettronica. Il gigante dei microchip a controllo pubblico italo-francese conta più di 50mila addetti e 100mila clienti nel mondo. Cosa che fa dire a Landini: "Quello di cui si parla è un investimento importante non solo per la StM, ma per tutta l’Italia. Da continuità all’azienda e indica un terreno di sviluppo che l’intero sistema manifatturiero deve mettere in campo". E Bentivogli: "E' necessario che i progetti siano supportati anche da investimenti pubblici italiani ed europei". Enrico Brambilla, capogruppo regionale del Pd, ha detto che "sì, è importante il pubblico ma ora anche l’azienda deve fare la sua parte".

Tutti convinti che alla fine la «linea pilota» si farà: «sarà poi importante che dalla ricerca si passi alla produzione di nuovi prodotti», dicono Gigi Redaelli e Angela Mondelli, segretari di Fim e Fiom Brianza. E sui tempi? «Se c’è la volontà li possiamo deciderli assieme con l’azienda». I segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto qualche certezza in più: «sugli investimenti e sulle nuove relazioni sindacali, approvando il nuovo contratto integrativo».