"Di Pietro è l'uomo giusto per Pedemontana"

Il governatore Maroni spiega la scelta dell'ex ministro ai vertici dell'autostrada

Antonio Di Pietro

Antonio Di Pietro

Monza, 27 luglio 2016 -  "Antonio Di Pietro, da ministro, ha lanciato il progetto di Pedemontana. È uno che che sa di cosa si sta parlando".

Roberto Maroni ne è convinto: l’ex pm di Mani pulite ed ex ministro per le Infrastrutture riuscirà a rimettere benzina nel motore ormai fermo di Pedemontana. Di Pietro, nuovo presidente della società nata per realizzare l’autostrada fra Varese e Bergamo, è già al lavoro e domani racconterà le sue prime impressioni in un incontro con la stampa. Oggi ha di fronte un cantiere di cui lui stesso come ministro nell’agosto del 2007 aveva firmato la convenzione. Un documento in gran parte disatteso, poiché i ritardi si sono accumulati e oggi il cantiere è fermo in Brianza, mentre i costi sono lievitati (mancano ancora 3 miliardi per concludere) e l’80 per cento delle risorse è servito a realizzare solo un terzo dell’opera, e le banche che l’avrebbero dovuta finanziare sono rimaste alla finestra.

Ma in Brianza si ricorda anche il piglio pragmatico dell’ex ministro delle Infrastrutture, quello che ha sbloccato i lavori del tunnel di viale Lombardia a Monza accendendo i semafori per la realizzazione della grande opera.

"È stato sì un avversario politico, ma io guardo alla competenze e al merito delle persone, come ho fatto anche nella scelta dei nuovi direttori degli ospedali lombardi, selezionati da una commissione di professori e non dalla politica - continua il governatore lombardo -. Ci vuole tanta energia per completare la Pedemontana, perché ci sono diversi problemi. E Di Pietro questa energia ce l’ha, è la persona giusta".

Sulla necessità di realizzare Pedemontana non concordano gli avversari politici. "Maroni parla di diversi problemi e di una maggiore trasparenza sullo sviluppo di Pedemontana - dichiara il capogruppo regionale dei 5Stelle Gianmarco Corbetta -. Finalmente dopo anni di “va tutto bene”, il governatore comincia a fare i conti con la dura realtà dei fatti. Cominci a spiegare ai cittadini “con maggiore trasparenze” quali sono i “diversi problemi” di Pedemontana. Così tutti si renderanno conto che non basta un cambio di presidenza per salvare un’opera devastante e condannata da una profonda crisi finanziaria".