Monza, la Villa Reale racconta storie d’amore e di morte

Una festa lunga tre mesi per i 240 anni della storica reggia

Villa Reale di Monza (Radaelli)

Villa Reale di Monza (Radaelli)

Monza, 9 settembre 2017 - Le lettere d’amore scambiate tra Ferdinando d’Asburgo e sua moglie Maria Beatrice d’Este, la musica suonata a corte, il teatro nei giardini. Tre mesi di appuntamenti, tutti gratuiti, per festeggiare i 240 anni dalla posa della prima pietra della Villa Reale di Monza. La storia della Versailles brianzola abbandonata dai Savoia dopo il regicidio del 1900 è iniziata infatti nel 1777 con gli Asburgo: fu Maria Teresa a commissionare all’architetto Giuseppe Piermarini la costruzione di una casa di campagna per la residenza estiva del figlio, l’arciduca Ferdinando. Spazzati via gli Asburgo dalla Rivoluzione, la villa divenne reggia con i francesi, per rimanere tale fino all’addio di Umberto e Margherita.

Gli eventi proposti a Monza da quattro associazioni culturali in collaborazione con il Consorzio per la Villa Reale e il Parco raccontano questa storia con un linguaggio alla portata di ogni tipo di pubblico. Si parte oggi alle 17 dallo scalone di levante della Reggia, dove ogni sabato pomeriggio è prevista per tutto il mese di settembre una visita guidata. Si comincia con una passeggiata accompagnata da momenti musicali alla scoperta del pensiero sul giardino, per passare sabato 16 a una visita storica, un percorso tra quanto rimane del giardino realizzato da Giuseppe Piermarini. Il 23 sarà la volta di una passeggiata amorosa, accompagnata dalla lettura del carteggio appassionato tra Ferdinando e Maria Beatrice, sposi di un matrimonio combinato ma felice. «Vi ringrazio dei baci che mi mandate - le scriveva lui dalla Toscana - ma sappiate che avendone tanti dei miei accumulati da consegnarti non ha da restare parte di corpo che non ne sarà coperto al mio arrivo».

Due figuranti in costume d’epoca ricostruiranno la vita di corte nel giardino settecentesco. Infine il 30 settembre viene proposta la passeggiata poetica, con la lettura dei brani dei frequentatori della villa e del cenacolo letterario del cardinale Angelo Maria Durini, uno degli inquilini del parco. Ottobre e novembre sono dedicati alle conversazioni asburgiche, approfondimenti con esperti ospitati al belvedere, attuale sede del Museo del design della Triennale di Milano. Si parlerà di artigiani e artisti in Villa Reale (dall’architetto Piermarini al Majnoni, alla bottega del Maggiolini o al pittore Andrea Appiani), di teatro di corte, di cantieri e ricostruzioni virtuali, cenacoli letterari e musica.

Tre anche gli appuntamenti col teatro di corte all’aperto nei giardini, mentre il 3 dicembre il cartellone dei festeggiamenti sarà chiuso alla Cappella Reale con un concerto. Appuntamento alle 17 con “Musiche per la corte asburgica”, concerto sulle note di Mozart, Haydn e Beethoven. Non è una scelta casuale. Gli Asburgo infati rischiarono di avere Mozart a Monza. Il genio austriaco era a Milano, invitato dai conti Firmian, che lo suggerirono come musicista di corte, ma Maria Teresa sconsigliò ai figli di ospitare il musicista e la sua numerosa famiglia: troppo costoso.

Per informazioni sugli eventi www.reggiadimonza.it - info@residenzerealilombarde.it - telefono 039 3946210 / 324 7797464.