"Hanno tentato di violentarmi", salvata dal suo cane

La donna si trovava in via Armati, quartiere Cederna

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Monza, 21 luglio 2017 - Cosa succede nelle nostre strade? Lo scorso gennaio due donne erano state palpeggiate da due nordafricani ai giardinetti davanti al Nei in via Enrico da Monza. Domenica notte scorsa una ragazza è stata inseguita e aggredita da un libico (poi arrestato) che le ha spaccato una bottiglia di limoncello sulla testa. E domenica sera anche un’altra donna è stata vittima di un’aggressione a sfondo sessuale. Da cui si è salvata soltanto grazie all’intervento del suo cane.

«Erano le 22.30 circa - racconta la donna, Annalisa F., 53 anni - e percorrevo la via Amati, al quartiere Cederna. Portavo a spasso i miei due cani, Zeus - un labrador - e Kira - un cocker - quando sul marciapiede, all’altezza dell’incrocio con via Ferrari, ho visto arrivare uno sconosciuto». Nulla di strano. «Un uomo sulla quarantina, la maglietta nera con le righine bianche laterali, jeans e un cappellino calato sul viso: un particolare che mi ha colpito, visto che con il buio era strano tenere abbassata la visiera. L’uomo, che che avanzava verso di me, ha accelerato il passo... Ovviamente, mi sono spostata per lasciarlo passare...». Ma non finisce lì. Lo sconosciuto, «uno straniero, dall’aspetto sembrava un sudamericano, con una rapida mossa ellittica è venuto verso di me, mi si è praticamente tuffato contro palpeggiandomi nelle parti intime».

La reazione non si è fatta attendere. «Mi sono messa a urlare, ero spaventata ma anche infuriata... lui non ha fatto una piega, ho temuto che potesse riprovarci e allora ho come aizzato il mio cane più grande, che ha mostrato subito i denti... per fortuna è bastata questa minaccia per intimorire quell’uomo, che si è messo a correre ed è fuggito. Biascicava, sembrava ubriaco, ma davvero mi chiedo cosa sarebbe accaduto se non avessi avuto i miei cani con me. Zeus mi ha davvero salvata».

Al momento Annalisa F. non ha sporto denuncia, forse intimorita e sfiduciata... «solo dopo qualche minuto ho incontrato una famigliola, ma ormai il mio aggressore si era già volatilizzato. E quando ho provato a scrivere cosa mi fosse accaduto su Facebook per mettere sull’avviso altre persone che si trovassero nella mia stessa situazione, mi sono ritrovata a subire addirittura critiche, anche feroci, perché ero a spasso a tarda ora da sola. Dopo averci riflettuto sopra, però, credo proprio che andrò a sporgere denuncia in polizia».