Fido in corsia, a Vimercate gli animali domestici fanno visita ai padroni ricoverati

A due giorni dal regolamento approvato in regione Vimercate le prime visite che si possono fare in tutte le strutture dellAsst: Carate, Giussano e Seregno

Fido in ospedale

Fido in ospedale

Vimercate (Monza e Brianza) 23 novembre 2017 - Il primo varcare la soglia dell’ospedale è stato Tai, un Amstaff di una ventina di chili, diretto in chirurgia, a trovare la sua padroncina, dopo un intervento. Da ieri, Vimercate apre le porte agli animali domestici. La svolta storica è sintetizzata nei cartelli all’ingresso: "Cane & gatto. Si può". In poche ore hanno sostituito la vecchia segnaletica che vietava l’accesso agli amici a quattro zampe. Il cambio di rotta, due giorni dopo il regolamento regionale che rende operativa la novità, arriva in tutte le strutture dell’Asst, anche a Carate, Giussano e Seregno. D’ora in poi, i pazienti potranno ricevere la visita dei propri beniamini durante i ricoveri. Obiettivo: "Stimolare la guarigione – spiega il direttore generale Pasquale Pellino –. Ogni strumento è utile, l’affetto gioca un ruolo chiave sulla motivazione". Il tutto assicurando il benessere dei nuovi visitatori, rincuorati, in genere, dal rivedere i padroni tanto amati, dopo la lontananza forzata. L’appuntamento si deve svolgere secondo il bon ton messo a punto per l’occasione.

Ci sono diversi paletti. Primo, usare guinzagli e museruole, secondo razza e stazza; non disturbare gli altri, e se l’emozione viene suggellata da un “ricordino”, bisogna ripulirlo immediatamente. In borsa ci devono essere paletta e sacchetti. I trasgressori verranno subito messi alla porta. I mici possono entrare solo nel trasportino e, se liberati, per correre in braccio al malato, devono essere tenuti sotto controllo, al laccio. Tutti devono essere lavati, spazzolati e muniti di libretto sanitario. Per le coccole ci sono aree precise. A Vimercate e Carate, nel grande salotto dietro le porte di ingresso, dove c’è il Cup e, al massimo, fra i negozi al piano terra.

A Seregno, invece, si può andare oltre, ma per farlo bisogna prendere accordi con la direzione medica. A Giussano, nessun divieto, salvo per gli esemplari extra-large, per i quali bisogna avere un permesso speciale, rilasciato sempre dai vertici del presidio. Idem per i cani guida dei non vedenti, che possono entrare rispettando lo stesso galateo dei “colleghi” d’affezione. Piccole norme di educazione che non sminuiscono il significato dell’iniziativa, soprattutto per i lungodegenti «privati sinora del sostegno dei loro amici», sottolinea il direttore. A vigilare sul rispetto delle norme, guardie e addetti all’accoglienza. Per pubblicizzare l’arrivo di Fido in reparto, la Regione ha girato uno spot. "In questo modo siamo ancora più vicini ai nostri malati – dice Giulio Gallera, assessore al Welfare –. Ci sono prescrizioni precise a garanzia della pulizia e della salubrità dei luoghi in cui vengono accolti i pet, nel rispetto di tutti".