Vimercate, l'ex Ibm resterà zona per industrie

Il sindaco Sartini: non ci saranno speculazioni edilizie, di case non c'è bisogno e di lavoro invece sì

Il sindaco Francesco Sartini

Il sindaco Francesco Sartini

Vimercate (Monza), 23 novembre 2016 - L'ex Ibm, 220mila metri quadrati di palazzine, capannoni, giardini e parcheggi che si affacciano sulla Tangenziale est, resterà a destinazione industriale. «Di case non c’è bisogno, di lavoro si», dice il sindaco, Francesco Sartini, che l’altro giorno ha incontrato i rappresentanti della Fim e della Fiom Brianza e gli ex delegati di Bames e Sem. La riunione era stata richiesta dai sindacati per sollecitare l’impegno della nuova giunta comunale targata M5S, in continuità con quanto fatto in questi anni dagli amministratori del Centrosinistra.

L'obiettivo è di provare a riaccendere la speranza per il rilancio dell’ex fabbrica di server Ibm e poi delle schede elettroniche Celestica, una volta il cuore della Brianza valley e ora quasi vuota dopo il fallimento della Bames e della Sem. «Si può fare in modo che torni a ricoprire un ruolo importante nell settore dell’hi-tech», hanno detto al primo cittadino: Gigi Redaelli (Fim), Angela Mondellini (Fiom) con gli ex delegati Gianluigi Riva e Paolo Mattarozzi che hanno ripercorso le tappe della vicenda industriale che in otto anni, dal 2007 al 2015, ha portato al fallimento della Bames e della Sem, e ora rischia di mettere in mezzo a una strada centinaia di persone. «L’auspicio - racconta Riva - è di un rinvio a giudizio dei responsabili di questi disastro, anche se purtroppo non si cancelleranno i danni economici e i drammi sociali e familiari. Quei posti di lavoro non torneranno più, ma chi ha "volutamente sbagliato” paghi il suo debito, e al più presto sia fatta giustizia».

E' stato anche ricordato che da ottobre 2017, quando finirà l’ultimo periodo di mobilità, saranno circa 160 le persone che rimarranno senza lavoro e senza nessuna fonte di reddito. Con casi anche drammatici. «Al sindaco – ricorda Redaelli - è stato chiesto di riprendere i contatti con il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Provincia, per rendere operativa la delibera regionale del 9 gennaio 2015, pensata proprio per costruire le condizioni per la reindustrializzazione dello stabilimento di Vimercate, sperimentando la cosiddetta area industriale a “burocrazia zero”». Sartini si è detto pronto a dare una mano «e a fare i passi necessari per provare a costruire soluzioni vincenti». «C’è bisogno - dice – della collaborazione di tutti per portare nuove aziende a insediarsi in un comprensorio industriale di grande valore».

L’intenzione è di far ripartire i tavoli istituzionale compreso quello dei trasporti «è importante per aumentare l’attrattività dell’area che Vimercate sia raggiunto dalla metro. Il progetto per prolungare la MM2 da Cologno a Vimercate è fermo ma con gli altri sindaci stiamo cercando di renderlo possibile. Stiamo sollecitando un nuovo incontro con il Comune di Milano». Per la reindustrializzazione Sartini pensa al «Modello Segro», che ha permesso di recuperare l’ex Telettra facendo nascere l’Energy Park a due passi dalle Torri Bianche. Un parco tecnologico diventato la nuova porta d’ingresso alla Brianza Valley: «Segro ha costruito secondo criteri ambientali nuovi ed è riuscita a creare una importante rete imprenditoriale portando aziende di rilevanza internazionale». Dell'ex Ibm è proprietario Unicredit Leasing «attendiamo che si muova con più decisione per favorire l’arrivo di nuove imprese industriali e produttive – manda a dire Mondellini - Proprio per questo abbiamo chiesto al sindaco di verificare la disponibilità di nuovi soggetti interessati a fare investimenti per rilanciare l’area, sull’esempio di quanto è stato fatto e si sta facendo all’interno di Energy Park».