Vandali a Vimercate: "Basta parole, rispettate la scuola. Servono fatti e investimenti"

Dopo i disastri all'Omnicomprensivo la lettera di un gruppo di insegnanti del liceo Banfi

La devastazione dei vandali nell’omnicomprensivo

La devastazione dei vandali nell’omnicomprensivo

Vimercate, 20 marzo 2017 -  «…I ragazzi capiscono, eccome se capiscono. Capirete anche voi, dai vostri uffici di pubblici amministratori? Darete anche voi, finalmente, una prova di civiltà, dando alla nostra scuola e al lavoro che vi si fa il dovuto rispetto? Non a parole, ma con decisioni, investimenti e atti?». L’appello, che è anche una sfida di civiltà alla politica, arriva da un gruppo di insegnanti del Liceo Banfi, una delle 4 scuole del centro scolastico omnicomprensivo devastate dai vandali nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 marzo: finestre infrante, infissi divelti, computer rubati, lavagne elettroniche strappate dai muri.

L’iniziativa della lettera è partita da Claudia Desalvo, docente di Storia e Filosofia del Liceo Classico «Banfi» ed è stata sottoscritta da 40 suoi colleghi. I destinatari sono la Ministra della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli, il governatore lombardo, Roberto Maroni, il presidente della Provincia di Monza e Brianza Luigi Ponti e il sindaco di Vimercate Francesco Sartini: «Certo non è colpa dell’Amministrazione pubblica se dei vandali si sono accaniti sul nostro edificio scolastico, ma la responsabilità del degrado e dell’abbandono lo è in buona parte, e dunque mi pare giusto far sentire la nostra voce di cittadini e lavoratori della scuola». L’insegnante elogia invece il comportamento degli studenti: «Nel disorientamento che ci ha colto tutti in quella mattinata, in cui 15 aule del mio Liceo erano impraticabili e in tempi rapidissimi si è dovuto provvedere a dislocare dove e come si poteva le classi, tra bidelli affannati e docenti che cercavano i loro ragazzi, preside e vicepreside impegnati con i carabinieri, nella rabbia e nello sconforto che ci ha preso, il comportamento dei nostri studenti è stato ammirevole: nessuno ha approfittato della situazione per perdere tempo, tanti si sono muniti di ramazze per spazzare i vetri dentro e fuori dalle aule, tutti hanno dimostrato responsabilità e maturità».

E sono stati gli studenti ad andare a cercare i loro «prof» «per indicarci l’aula, il laboratorio, la scalinata dove avremmo potuto fare lezione». Quanto ho ammirato la dignità di quei ragazzi». Ma, è scritto nella lettera, a questa prova di civiltà e dignità fa da contraltare «la straordinaria e vergognosa latitanza dell’amministrazione di cui voi siete incaricati». E viene ricordato che il Centro scolastico omnicomprensivo di Vimercate, di proprietà della Provincia di Monza Brianza, ospita una popolazione di circa quattromila persone. Ma denunciano i docenti: «Di queste quattromila persone a nessuno degli amministratori preposti a vario titolo alla gestione, custodia, cura e salvaguardia della struttura pare importare alcunché».