Terremoto Centro Italia: "Lei ha urlato 'scappate'. Poi tutto è crollato"

Da quattro anni Diego Galante non andava in vacanza. I figli sono stati salvati dalla compagna Sook. Forse martedì il funerale

Diego Galante con la compagna Sook Mancini

Diego Galante con la compagna Sook Mancini

Giussano (Monza e Brianza), 27 agosto 2016 - "Era da quattro anni che non andava in vacanza. Gli continuavamo a dire che non poteva lavorare così tanto. E sabato scorso è partito per una settimana, con la nuova compagna e i due figli e hanno deciso di andare ad Amatrice. A conoscere la festa e quelle zone era la compagna, Sook, perché sua mamma è originaria di un comune lì vicino a circa una cinquantina di chilometri".

Da poche ore sono tornati in Brianza, nella casa che da otto anni condividono dopo essersi sposati nella frazione di Birone a Giussano. Sono il padre di Diego Galante, Alberto e la moglie in seconde nozze Giovanna Cascione che mercoledì pomeriggio sono partiti per Amatrice, dove il figlio è morto sotto le macerie della casa che avevano affittato per una settimana di vacanze. Il terremoto alle 3.36 di mercoledì notte ha tragicamente strappato alla vita oltre 250 persone, uomini, donne, bambini e ha colpito anche un nucleo familiare brianzolo.

In vacanza ad Amatrice, con papà Diego e la compagna Sook, c’erano anche i due figli di lui, avuti da un precedente matrimonio che abitano a Milano con la mamma: una ragazza di 15 anni e il fratello minore di 12, che nel crollo della casa si sono salvati. "I ragazzi stanno bene: a salvargli la vita è stata Sook che appena ha iniziato il terremoto ha iniziato ad urlare di uscire di casa. La ragazza è riuscita ad uscire subito, il ragazzo è invece stato coperto dalle macerie ma fortunatamente lo hanno raggiunto subito: lo hanno tirato fuori non è ferito ha solo qualche piccola escoriazione. Sono sotto choc. Non li abbiamo ancora visti ma stanno bene", raccontano ancora i nonni appena tornati a casa. Destino diverso per il padre Diego e per la compagna Sook Mancini. "Loro invece non ce l’hanno fatta. Durante il terremoto la casa dove si trovavano, che avevano affittato per una settimana di vacanza si è sbriciolata, è crollata sotto il terremoto. Loro due sono rimasti sotto le macerie. Sook è riuscita solo ad urlare ai ragazzi e poi tutto le è crollato addosso. Di Diego era riconoscibile solo il viso - racconta Giovanna con le lacrime agli occhi spiegando lo strazio del riconoscimento del cadavere - Adesso il fratello di Diego, Fabrizio, è giù è rimasto lì per organizzare il trasporto della salma: sta aspettando i documenti per poter fare il funerale. Dovrebbe essere fissato per martedì. Verrà celebrato a Milano. Diego voleva essere cremato come la mamma, che è morta, e verrà tumulato con lei". Diego e Sook quest’estate l’hanno trascorsa insieme.

"Stavano sistemando l’appartamento ad Agrate perché entro poche settimane, a settembre, sarebbero andati a convivere. Sono venuti a salutarci venerdì scorso: noi eravamo usciti ma si sono salutati con mia figlia. Si è raccomandata di divertirsi, di farsi sentire e adesso è sotto choc», raccontano i due nonni. Diego Galanti aveva 40 anni, lavorava per una ditta di condizionatori e abitava in un appartamento a Agrate. La compagna, Sook Mancini, è di origini filippine, adottata da una famiglia di Roma. Lei era una grafica pubblicitaria, dopo la laurea all’Istituto europeo di design in grafica computerizzata. Lavorava, si legge sul suo profilo Linkedin, per una ditta di giocattoli di Roma. "Sono venuti i genitori per il riconoscimento e verrà seppellita a Roma, vicino alla sua famiglia - racconta ancora Giovanna - Siamo appena tornati a casa. È tutto distrutto: quello che si vede in televisione non rende proprio l’idea della realtà".