Tallio, nessuna perizia sulla capacità di stare a giudizio per Mattia Del Zotto

Lo ha deciso il gip del Tribunale di Monza. Gli inquirenti: "lucida mente criminale"

Un carabiniere mostra alcuni contenitori del tallio

Un carabiniere mostra alcuni contenitori del tallio

Nova Milanese (Monza Brianza), 15 Dicembre 2017 - Non si farà la perizia sulla capacità di stare a giudizio di Mattia Del Zotto. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Monza Federica Centonze per il 27enne che ha confessato di avere avvelenato con il tallio, aggiunto all'acqua nelle bottiglie di plastica riposte in cantina, sette parenti e la badante dei nonni paterni, uccidendone tre.

La richiesta di accertamenti psichiatrici era stata presentata dal difensore dell'indagato, l'avvocato Silvia Letterio, secondo cui era necessario comprendere se Mattia "è in grado di rendersi conto di quello che gli sta accadendo" dal punto di vista giudiziario. Dalla Procura di Monza era arrivato parere negativo alla perizia sulla capacità di stare a giudizio, a firma del pm Carlo Cinque titolare dell'inchiesta. Secondo gli inquirenti, infatti, il 27enne mostra una "lucida mente criminale". Intanto Mattia è stato trasferito dalla cella al reparto psichiatrico dell'ospedale San Gerardo di Monza per essere sottoposto ad una valutazione del suo stato mentale. Una procedura ordinaria, sostengono gli inquirenti e confermano dal carcere, che si segue per tutti i detenuti al loro ingresso nella casa circondariale.