Tallio, dopo gli ultimi ricoveri i vertici dell'ospedale fanno il punto / VIDEO

Preoccupa l'età avanzata, il decorso è difficile da ipotizzare. Riabilitazione a Pavia per gli altri due pazienti già ricoverati, il terzo sarà dimesso entro venerdì

Vittorio Baldini, Direttore UOC Medicina Generale - Ospedale Desio

Vittorio Baldini, Direttore UOC Medicina Generale - Ospedale Desio

Desio (Monza e Brianza), 16 novembre 2017 - Dopo gli ultimi due casi di ricovero per sospetto avvelenamento da tallio, Il Direttore Generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Monza, Matteo Stocco, e il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Generale dell’ospedale di Desio, Vittorio Baldini, hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione. Com’è ormai noto, la casistica su questo tipo di patologia è veramente molto povera, per questo diventa difficile anche solo ipotizzare tempi e decorso dell’evoluzione clinica. I nuovi soggetti che mostrano sintomi di avvelenamento da tallio, Alessio Palma, 83 anni, e la moglie Maria Lina Pedon, 81, sono legati alla famiglia Del Zotto perché suoceri di Domenico Del Zotto, fratello di Patrizia, che fu la prima vittima.

La loro età avanzata preoccupa i medici, così come sottolinea il dottor Baldini: “Sono due pazienti che hanno altre problematiche cliniche anche di una discreta rilevanza per cui dal punto di vista prognostico tutto questo non può che avere ricadute per quanto riguarda lo sviluppo di questa vicenda clinica, in entrambi i casi”. Il primo della coppia ad essere ricoverato è stato Alessio Palma lo scorso lunedì, il giorno successivo è toccato alla moglie. Il segno col quale si sono presentati è stato una imponente caduta dei capelli, i clinici sono ormai esperti e l’hanno ricondotto ad un'alta concentrazione da tallio, anche per i legami parentali con gli altri sfortunati protagonisti di questa vicenda. La donna, che appare psicologicamente fragile, riferisce inoltre fastidi intestinali e alle gambe, altri segni che potrebbero far ricondurre al tallio e a cui nelle ultime ore si aggiunge un disturbo del ritmo cardiaco.

La terapia che si sta seguendo è quella del blu di Prussia, il cianuro ferrico, un trattamento particolarmente efficace che serve a eliminare le particelle di veleno presenti nel sangue attraverso le vie urinarie. L’indicazione specifica proviene del Centro Antiveleni di Pavia, la struttura che provvede alla determinazione dei livelli del tallio su sangue e urine in tutti i campioni che l’ospedale di Desio gli invia periodicamente. E sempre a Pavia saranno a breve trasferite le due donne da tempo ricoverate, Laura Del Zotto e Serafina Pogliani, rispettivamente la figlia e la badante dei coniugi già deceduti. Il terzo paziente invece, Enrico Ronchi, marito di Patrizia, entro venerdì verrà dimesso.