La StM verso la rivoluzione 4.0: via alle fette di silicio a 12 pollici

L’azienda leader della microelettronica investirà 400 milioni di dollari

La produzione

La produzione

Agrate Brianza, 29 maggio 2017 - La STMicroelectronics produrrà ad Agrate Brianza le fette di silicio a 12 pollici. Wafer del diametro di 30 centimetri che rappresentano la nuova frontiera tecnologica. Lo stabilimento di via Olivetti, punto di riferimento mondiale nella microelettronica, aveva bisogno di nuovi investimenti per non perdere il treno della nuova fase di sviluppo dell’industria dei semiconduttori, guidata dalla rivoluzione dell’Internet delle cose e dell’auto intelligente. La multinazionale, a controllo pubblico paritetico italiano e francese, investirà 400 milioni di dollari per costruire entro il 2018 la fabbrica pilota nell’area R3, quella della ricerca e sviluppo. Per cominciare la produzione bisognerà attendere il 2019. Si partirà con 500 fette, per arrivare a 2.500 nel 2022 e a 5.000 negli anni a venire. Poi si andrà avanti, con successivi investimenti, per la produzione in serie di nuovi microchip sviluppati con la nuova tecnologia.

È stato Carmelo Papa, a.d. della ST Italia, ad annunciare la novità venerdì nell’incontro annuale con i sindacati che si è svolto a Catania. Una decisione meditata a lungo e confortata dal buon andamento economico. Per quest’anno è atteso un aumento di fatturato del 10% rispetto al 2016. Dati e proiezioni che giustificano questo importante investimento, che i sindacati di Fim, Fiom e Uilm aspettavano da anni. Una buona notizia non solo per i 4.500 dipendenti di Agrate: «Gli investimenti annunciati – dice Sergio Mariani, delegato sindacale – garantiranno un futuro dello stabilimento e potranno accompagnare lo sviluppo dell’intero sistema manifatturiero italiano verso l’industria 4.0. Speriamo possano aprire le porte a nuove assunzioni». La StM è la più grande azienda lombarda coi suoi 5.500 dipendenti tra Agrate e Cornaredo, senza considerare l’indotto, cioè le piccole e medie aziende che ruotano nell’orbita del gruppo della microelettronica. Conta più 50mila dipendenti, 11mila in Italia, più di 20.000 in Europa, e 100mila clienti nel mondo.

Il progetto ha ottenuto 1,8 milioni dalla Regione Lombardia e altri 16 milioni dal Ministero dello Sviluppo economico. Altri fondi dovrebbero arrivare dall’Unione Europea. «È importante che il settore pubblico sostenga l’innovazione», manda a dire Mariani. Gigi Redaelli, ex segretario generale della Fim Brianza, ha combattuto a lungo per i nuovi investimenti. Li vede arrivare ora che è andato in pensione: «Guardo con attenzione e con grande piacere agli sviluppi positivi per l’investimento sui 12 pollici in ST, perché in un qualche modo ho contribuito anch’io con le battaglie intense di questi anni che ho sostenuto e a cui ho partecipato direttamente».