Monza, giro di vite in stazione: controlli continui e denunce

Droga e immigrazione irregolare, la polizia setaccia i giardinetti

Polizia, controlli in stazione a Monza

Polizia, controlli in stazione a Monza

Monza, 25 aprile 2017 - Controlli straordinari, una camionetta quasi sempre presente. E la stazione ferroviaria sempre nel mirino delle forze dell’ordine. Per il momento sembra funzionare, visto che non si segnalano risse nella zona - una delle più delicate del territorio - da una decina di giorni.

Domenica dalle 13 alle 19 una dozzina di agenti del Commissariato di Polizia di Monza con il rinforzo dei colleghi della riserva del reparto Mobile di Milano hanno passato al setaccio i giardini di via Arosio e piazza Castello, rispettivamente fronte e retro della stazione. Tredici gli stranieri controllati, di questi tre marocchini fra i 32 e i 27 anni di età sono stati portati in Commissariato: avevano dosi di hascisc e marijuana, due erano anche irregolari e sono stati denunciati. Nel dettaglio, un marocchino è stato sorpreso con un grammo di hascisc ed è stato sanzionato amministrativamente per possesso di sostanze stupefacenti a uso personale, per il quale è scattata anche la segnalazione alla Prefettura in qualità di assuntore; ma non è finita così, visto che è stato anche denunciato a piede libero dato che il suo permesso di soggiorno risultava scaduto ormai da mesi.

Di più, una seconda denuncia gli è arrivata perché non aveva ubbidito a un ordine del Questore di Milano, che gli aveva intimato di abbandonare il suolo italiano entro sette giorni. L’altro marocchino portato in Commissariato dagli agenti era invece stato sorpreso con una quantità di stupefacenti superiore: sette grammi di marijuana suddivisi in sei involucri pronti per la vendita. Per lui è scattata pertanto la denuncia a piede libero per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Risultava inoltre senza fissa dimora o permesso di soggiorno, ed è stato accompagnato pertanto all’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano per avviare le pratiche di espulsione dall’Italia. Il terzo marocchino che si trovava in compagnia dei due connazionali incappati nei controlli della polizia alla stazione ferroviaria non aveva invece documenti con sé, ma a un controllo delle impronte digitali è risultato sottoposto a regime di semilibertà, che gli consentiva di uscire di casa soltanto dalle 7 del mattino alle 21, ma certo non di farsi trovare in compagnia di persone pregiudicate o comunque irregolari. La sua posizione verrà dunque annotata e segnalatata sul suo fascicolo personale.