Regolamento di conti nella notte, un morto e un ferito a Ceriano

Sparatoria dietro la stazione: vittima un 23enne di origine marocchina colpito alla testa e all’addome

Trovato cadavere nel bosco

Trovato cadavere nel bosco

Ceriano Laghetto, 26 marzo 2017 - E' ancora tutto da chiarire cosa sia accaduto la notte tra venerdì e sabato nell’area boschiva attorno alla stazione ferroviaria Ceriano Groane. Un ventitreenne di origine marocchina è stato trovato morto tra le sterpaglie con un proiettile alla testa e uno all’addome e un ventinovenne è stato attinto alle braccia e alle gambe da diversi colpi di arma da fuoco. È il bilancio del regolamento di conti legato con tutta probabilità allo spaccio di stupefacenti avvenuto in quello che è ormai chiamato il bosco della droga: forse una punizione inferta da una banda rivale ai due giovani. Tutto è cominciato venerdì sera. Attorno alle 23 i carabinieri hanno ricevuto la chiamata di un uomo, in stato di agitazione, che chiedeva aiuto e diceva di essere stato ferito e di trovarsi dietro la stazione. Sul posto è arrivata subito anche l’ambulanza del 118 che ha soccorso il giovane, I. S., residente a Paderno Dugnano e con precendenti per spaccio: l’uomo presentava ferite alla coscia e al braccio. È stato trasportato subito in codice giallo all’ospedale Niguarda. Le sue condizioni non destano preoccupazione.

Sabato mattina attorno alle 10, durante il sopralluogo dei carabinieri sul luogo della sparatoria, poco lontano i carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di un 23enne tra i boschi vicino alla ferrovia. Secondo una prima ricostruzione il giovane, di cui non sono state rese note le generalità, ma anch’esso già noto alle forze dell’ordine e con precedenti per spaccio, sarebbe morto a causa di due colpi sparati da una pistola che lo hanno raggiunto alla testa e all’addome. Durante la notte, nessuno si era accorto di quel corpo esanime nascosto nel fitto bosco. La procura di Monza ha aperto un’inchiesta. Durante tutta la giornata di ieri nella zona c’è stata una grande mobilitazione di forze dell’ordine, dalla polizia locale ai carabinieri, e di mezzi di soccorso del 118. l medico legale che ha eseguito l’autopsia sul 23enne dovrà stabilire l’ora del decesso e se l’arma che ha colpito la vittima è la stessa che ha ferito il 29enne o se all’aggressione hanno partecipato più persone. Un dettaglio che potrà essere rivelato nelle prossime ore anche dall’altro bersaglio del killer sopravvissuto al regolamento di conti. Il giovane ferito, tossicodipendente e pluripregiudicato, raggiunto dai proiettili al braccio sinistro e alla coscia destra, resta ricoverato all’ospedale Niguarda e sarà interrogato nelle prossime ore dai carabinieri.