Sparatoria di Macherio, indaga la Procura

Telecamere e testimoni per accertare la verità

Paura in centro a Macherio

Paura in centro a Macherio

Macherio (Monza e Brianza), 3 settembre 2017 - È sveglio, non ha riportato danni funzionali, ma si trova ricoverato ancora nel reparto di rianimazione perché è sotto stretta osservazione. La prognosi rimane riservata anche se il decorso è favorevole, non è in pericolo di vita e solo nei prossimi giorni verrà trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza.

È questo il bollettino medico del 48enne di Tregasio rimasto ferito al collo ieri mattina dai colpi esplosi dai carabinieri in via Italia. Un proiettile ha colpito l’uomo, E.B., al termine di un inseguimento terminato in pieno centro. Una dinamica sulla quale la Procura vuole fare al più presto chiarezza acquisendo tutto il materiale disponibile e sentendo tutte le persone coinvolte nella vicenda per ricostruire l’accaduto e definire le responsabilità.

"La dinamica delicata di quanto accaduto va valutata con estrema cautela, così come le singole posizioni - ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti, che ha aggiunto - andranno visionate le immagini delle telecamere di videosorveglianza e ascoltate eventuali testimonianze. Non abbiamo ancora aperto un fascicolo, gli atti sono arrivati sabato mattina e valuteremo con precisione le posizioni di tutti".

Intanto sono stati ricostuiti i contorni dell’accaduto. Tutto è iniziato venerdì mattina, intorno alle 10, quando i militari hanno raggiunto l’abitazione del 47enne per scortarlo in ospedale dopo che il sindaco di Triuggio, Pietro Cicardi aveva firmato il provvedimento per un trattamento sanitario obbligatorio.

Il triuggese, alla vista delle divise, si sarebbe dato alla fuga a bordo di un suv bianco. Inseguito dai carabinieri, ha percorso a tutta velocità le strade del territorio, da Triuggio a Macherio.

Giunto nella centralissima via Roma, affollata di pedoni a quell’ora, si è trovato di fronte ad una seconda gazzella, messa di traverso per bloccare il suo passaggio. Il fuggitivo non si è fermato, costringendo i militari a sparare agli pneumatici del suv. Uno dei colpi, lo ha poi colpito all’interno dell’abitacolo.

Nello scontro tra Dacia Duster in fuga e la seconda gazzella degli uomini dell’Arma, uno dei carabinieri è rimasto ferito. Si tratta di un appuntato di 35 anni con moglie e un bimbo piccolo di 3, in servizio alla caserma di Biassono: è stato il primo a tentare di bloccare il folle salito a bordo del suo suv per sfuggire al trattamento sanitario obbligatorio.

Il carabiniere è stato soccorso è medicato al pronto soccorso a Carate, dove è stato dimesso con 20 giorni di prognosi per contusioni e lussazione al ginocchio della gamba destra. La Procura di Monza sta valutando l’intera vicenda: sia la posizione del carabiniere, sia quella del 48enne con problemi psichici.

L’uomo che ha ingaggiato l’inseguimento con i militari è seguito dai Servizi sociali del comune di Triuggio, dove risiede nella frazione di Tregasio con la compagna. Da anni frequenta il centro di salute mentale di Besana Brianza, al Cps di via Viarana.