Sesso, droga e botte: pestata brutalmente dal giovane fidanzato

Nel 2012 era stata lei ad accoltellare il compagno

carabinieri

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Seveso (Monza Brianza), 4 luglio 2017 - ​«Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano...». È il caso di due sevesini pregiudicati. Lui, A.P., operaio di 33 anni, con precedenti di detenzione e spaccio, lei 44 anni disoccupata, accusata in passato di tentato omicidio nei confronti del fidanzato. Un rapporto malato a base di sesso, droga e violenza da ambedue le parti.

Questa volta è stato lui a picchiare pesantemente la fidanzata. Erano le 23 dell’altra sera quando i vicini hanno sentito gridare più forte del solito nell’abitazione della donna. Immediatamente hanno chiamato il 118. L’uomo la stava massacrando a mani nude, dopo un violento alterco, in un evidente stato alterato da droghe o alcol. La donna ha riportato diverse ferite: distorsione cervicale, naso fratturato, costole rotte e trauma al torace. Portata immediatamente al pronto soccorso la donna ha ricevuto una prognosi di 20 giorni. Ma non solo non ha voluto essere ricoverata, non ha neppure denunciato il fidanzato per le violenze subite. L’uomo è stato denunciato soltanto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I militari di Meda e di Seveso appena entrati nell’abitazione della coppia sono stati infatti presi a calci e pugni dal giovane che rda fuori di sé. Due carabinieri hanno riportato contusioni guaribili in 6 e 8 giorni.

A.P.è stato processato con rito direttissimo ed è stato inviato agli arresti domiciliari nel suo appartamento di Seveso, con l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri quest’ultimo episodio è l’ennesimo atto violento della coppia di fidanzati. Nel luglio del 2012 era stata lei a mandarlo in ospedale. Non con schiaffi, pugni o altre liti « abituali nella loro quotidianità amorosa »: la donna lo aveva accoltellato in auto, dopo un litigio ed era stata rinchiusa nel carcere di Monza con l’accusa di tentato omicidio. Due coltellate all’altezza dell’addome al fidanzato, che all’epoca aveva 29 anni. Il fatto era successo in via Giovanni delle Bande Nere, una piccola arteria di campagna a due passi dal parco della frazione sevesina di Baruccana, dove la coppia si era appartata sulla Lancia Y di lei. Secondo quanto avevano ricostruito i Carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Seregno, accorsi sul posto dopo l’allarme lanciato da un passante, la donna, all’epoca quarantenne, dopo l’ennesima lite aveva estratto dalla borsetta un coltello da cucina a lama liscia e aveva colpito al fianco A.P. che era stato in seguito medicato all’ospedale di Desio: se l’era cavata in una decina di giorni. Già in passato la relazione tra i due, che non risultano conviventi, si era manifestata turbolenta, tanto che in qualche occasione i militari dell’Arma erano intervenuti per dividerli. E da allora di botte non se ne sono mai fatte mancare. Malgrado liti e percossse reciproche i due continuano la loro «relazione malata».