Seveso, la messa e l'agenda on line: con il don contatti in inglese

Appuntamenti via Internet. Fedeli spiazzati

Don Carlo Pirotta

Don Carlo Pirotta

Seveso, 29 giugno 2017 - Il prete hi-tech non si smentisce mai. Don Carlo Pirotta, parroco di Seveso, unisce la pastorale delle anime alla passione per la tecnologia. Dalla sua sagrestia, oggi, esce un’altra novità. Il colloquio col sacerdote non si concorda più sul sagrato della chiesa, dopo la messa, o con una telefonata in canonica. Meglio un modulo on line. Un «form», come si dice oggi. Le istruzioni della compilazione? Né latino né italiano. Ma un più moderno inglese.

Stupiti? A Seveso non lo sono. Certo, i più anziani sono rimasti spiazzati. Ma basta ricordare che la stessa parrocchia San Pietro da Verona è da sempre all’avanguardia della cibernetica. Da anni la messa va in onda in diretta streaming, per raggiungere ammalati e persone che non possono muoversi da casa. E i giovani si presentano in oratorio, come è accaduto anche in altre realtà della zona, con regolare badge magnetico, passando ai tonrelli. Novità gradite, per l’organizzazione difficile di una parrocchia fatta di tante realtà, dal centro storico alla frazione dell’Altopiano. Ora, i fedeli non dovranno più preoccuparsi se il loro parroco sarà impegnato a officiare messe o confessioni.

Nessun problema neppure nella ricerca del «don» per scambiarci quattro chiacchiere. Basterà digitare www.parrocchiaseveso.it e scegliere nel menù l’opzione appuntamenti. Da lì, la schermata - in inglese, e questo non per tutti è semplice - con l’agenda su cui indicare il giorno e l’orario prescelti. Una conferma e il gioco è fatto. I fedeli più affezionati possono anche caricare i propri dati nel modulo di login, iscrivendosi. Ogni colloquio dura mezz’ora. «Questo tipo di tecnologia è già stata utilizzata da tempo negli studi medici statunitensi e permette a chi ne usufruisce di organizzare meglio la propria quotidianità – dice il parroco don Carlo Pirotta –. Al momento il servizio va molto bene. L’unico timore è che con il tempo possano verificarsi abusi».

Ma il prete non abbandona la tradizione. «Continua a valere anche il vecchio citofono. Chi però usa il sistema on line ha la certezza di trovarmi». Il don si informa anche sullo stato della tecnologia. «Anche la zona dell’Altopiano è stata raggiunta dalla banda larga, così potremo a breve avviare anche lì la messa in streaming». E i «like» non si contano.