Bovisio Masciago, chiusa officina abusiva del malaffare

Venivano smontati pezzi di veicoli rubati o sottoposti a fermo amministrativo

Polizia provinciale e vigili urbani con i motori sequestrati

Polizia provinciale e vigili urbani con i motori sequestrati

BOVISIO MASCIAGO (Monza e Brianza), 19 settembre 2017  – UN'OFFICINA ABUSIVA sequestrata. Un'officina dove venivano “trattati” motori provenienti da automobili sottoposte a fermo amministrativo o addirittura rubate.

L'operazione è stata portata a termine l'altro giorno dagli agenti della Polizia provinciale di Monza e il sequestro è stato appena convalidato dal Tribunale di Monza.

Titolare dell'officina, un cinquantenne di origine marocchina, che è stato denunciato per reati ambientali connessi allo svuotamento di olii e alla gestione dei rifiuti e per ricettazione.

Le indagini, condotte in collaborazione con la Polizia locale di Bovisio Masciago, avevano portato alla luce l'attività illecita con un'officina abusiva impiantata in un'abitazione privata affittata proprio per la bisogna.

Grazie all'intervento del N.I.S - Nucleo Investigazioni Scientifiche - di Milano, sono stati verificati i numeri di matricola dei motori presenti nell’edificio: dall’esame è risultato che su un totale di 15 blocchi motori rinvenuti ed esaminati 3 risultavano provenienti da recenti furti di autovetture effettuati nelle vicinanze (Desio e Monza), altri 4 invece erano provenienti da vetture sottoposte a fermo amministrativo.

La Polizia Provinciale ha fatto notare, in proposito, che “è in aumento il fenomeno dello smontaggio e rivendita di veicoli sottoposti a fermo per la successiva confisca, dato che la legislazione recentemente introdotta impone alle forze di polizia di assegnare in custodia il veicolo sottoposto a sequestro - ad esempio per guida sotto l’effetto di stupefacenti o stato grave di ebbrezza - per poi procedere alla materiale confisca solo dopo il procedimento penale. Così i violatori preferiscono vendere tutta la vettura a pezzi, per evitarne la presa in possesso da parte dello Stato”.