Scandalo dentiere, raffica di richieste di patteggiamenti. Rizzi libero

Udienza preliminare per i 12 imputati accusati di corruzione negli appalti per l'odontoiatria

La zarina delle dentiere, Paola Canegrati

La zarina delle dentiere, Paola Canegrati

Monza, 29 giugno 2016 - Inizia il processo alla ‘cricca’ della sanità lombarda e Fabio Rizzi torna in libertà. Si è aperta ieri al Tribunale di Monza l’udienza preliminare davanti al giudice Federica Centonze per i 12 imputati dell’inchiesta ‘Smile’ sulla corruzione negli appalti per l’odontoiatria. In aula hanno chiesto di costituirsi parti civili la Regione Lombardia, gli Istituti Clinici di Perfezionamento, l’Ordine dei medici e il Codacons. Richieste su cui il giudice si pronuncerà il 20 luglio, quando deciderà anche se accogliere i patteggiamenti concordati dalla quasi totalità degli imputati con il pm monzese Manuela Massenz, che sono loro valsi la revoca delle misure di custodia cautelare. Ultima in ordine di tempo, la fine degli arresti domiciliari e la remissione in libertà dell’ex presidente della commissione Sanità lombarda Fabio Rizzi e del suo portaborse Mario Longo.

Rizzi e Longo vogliono patteggiare la pena di 2 anni (Rizzi, che si è dimesso da tutte le cariche in Regione, senza condizionale perchè ha un precedente per omicidio colposo) pagando rispettivamente 70 e 180 mila euro. Vuole patteggiare 1 anno e mezzo anche Stefano Lorusso, il ‘riciclatore’ all’estero dei soldi della ‘cricca’ che era stato estradato da Miami in Florida. L’unica eccezione alla regola resta la situazione di Lady Sorriso Maria Paola Canegrati, che a sua volta ha concordato con la pubblica accusa la pena di 4 anni e 2 mesi (per lei in più, rispetto agli altri imputati, altri due episodi di corruzione relativi al 2015). La Canegrati ha iniziato a versare 300mila euro, ottenendo il parere favorevole della Procura alla revoca della misura di custodia cautelare.

Ma il gup Federica Centonze, a sorpresa, ha disposto che l’imprenditrice monzese di 52 anni resti ancora in carcere a San Vittore dove è detenuta dal 16 febbraio. Ora la difesa della Canegrati ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro la mancata scarcerazione. Gli unici 2 imputati che hanno scelto il processo con il rito abbreviato sono la convivente di Fabio Rizzi, Lorena Pagani (patteggia invece la compagna di Mario Longo, Silvia Bonfiglio) e il consulente dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano responsabile dei contratti Piercarlo Marchetti. Per loro ieri il pm Manuela Massenz ha chiesto la condanna rispettivamente a 9 mesi e a 12 mesi di reclusione, mentre i loro difensori hanno chiesto l’assoluzione. Anche queste sentenze saranno emesse dal giudice nella prossima udienza fissata al 20 luglio.

Soltanto in 4 affronteranno il processo immediato fissato al 14 luglio: il socio della Canegrati, Giuseppe Nachiero, il dirigente di odontoiatria al Policlinico di Milano Giorgio Alessandrì, un altro socio della zarina, Giancarlo Marchetti e il supervisore del servizio di odontoiatria dell’ex Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Stefano Garatti. Il prossimo passo per il pm è chiudere le indagini senza misura cautelare.