Referendum, a Bergamo i tablet di Busnago. Il sindaco Gori: "Nessuno viene a ritirarli"

La macchina elettorale a Monza e in Brianza si è messa in moto con qualche ritardo e disguido

Monza, preparazione seggi per referendum

Monza, preparazione seggi per referendum

Busnago (Monza Brianza), 21 ottobre 2016 - Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori su Facebook protesta: «Vi dico solo che a Bergamo sono arrivati oggi i tablet che dovevano andare a Varese e a Busnago! Abbiamo dovuto sostituire le password. Ce ne sono 36 che avanzano. Abbiamo avvisato nel pomeriggio ma pare che nessuno verrà a riprenderli. Costano circa 1.000 euro l’uno...».

La macchina elettorale si è messa in moto nel primo pomeriggio con qualche disguido e ritardo. Gli scrutatori si sono dati appuntamento alle 15.45 davanti ai seggi dove è avvenuta la consegna dei pacchi contenenti i tablet.  Alla De Amicis di Monza, per aprire i pacchi consegnati dalla Bartolini (visibile il marchio BRT) hanno dovuto aspettare fino alle 19 un tecnico reperibile perchè quello assegnato non si trovava e non rispondeva al telefono. Alla Volta, invece, non sono arrivati tutti i pezzi, tablet e alimentatori divisi in due scatoloni non bastavano. Alla Raiberti, dove tutto è partito regolarmente, hanno messo in carica i tablet con gli alimentatori con qualche difficoltà.

«Abbiamo fatto un corso per l’utilizzo dei tablet, ma dobbiamo prendere confidenza con il sistema e le schermate iniziali», ha spiegato uno scrutatore. «Ma dopo le consultazioni, di tutti questi tablet - si chiede un altro - cosa se ne faranno? Sono una cosa unica con l’apparecchio, collegati con una stampantina, ma una scuola cosa se ne può fare?». In molti comuni, come per esempio a Bovisio, 4 tecnici hanno dovuto fare la spola fra le 14 sezioni. Nell’attesa gli scrutatori hanno timbrato le ricevute che saranno consegnate all’elettore dopo che avrà votato.