Mille euro l’anno per andare al lavoro: la rabbia contro i pedaggi super

Agrate Brianza, sit-in di 35 sindaci al casello della Tangenziale est

La protesta dei sindaci

La protesta dei sindaci

Agrate Brianza (Monza), 12 gennaio 2018  - Occupazione simbolica contro i nuovi pedaggi della Tangenziale est. «Un balzello ingiusto perché colpisce soprattutto chi abita nella Brianza dell’Est, nel Vimercatese e nel Lecchese», dicono i 35 sindaci che ieri alle 13,30 hanno inscenato un sit-in di protesta davanti al casello di Agrate Brianza. Una manifestazione senza colori politici, con i sindaci tutti in fascia tricolore, per chiedere che la barriera venga chiusa e spostata verso Milano e che nel frattempo il pedaggio sia ridotto. I primi cittadini vogliono pure il prolungamento della linea 2 della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate, visto che l’aspettano da 32 anni.

La rabbia, sostenuta dalle 5.700 sottoscrizioni della petizione on line lanciata pochi giorni fa su change.org, è esplosa dopo l’aumento del pedaggio. Salito per le auto l’1 gennaio da 1,70 a 2 euro. Idem per le moto. Per la classe 3 (veicoli pesanti a tre assi, cioè a sei ruote) l’aumento è di 30 centesimi, arrivando quindi da 2,20 a 2,50 euro. Mentre per gli automezzi delle classi 4 e 5 ( a 8 o più ruote) le tariffe salgono da 3,50 a 3,90 e 4,10 a 4,70 euro. Ciò vuol dire che chi viaggia in auto pagherà 4 euro al giorno per andare a Milano, fatti salvi gli sconti per gli abbonati al Telepass e quelli concessi dalle tessera abbonamento. «Il 18% di aumento è eticamente inaccettabile e comporta una spesa annuale per ciascun pendolare di circa 1.000 euro all’anno», attacca Ezio Colombo, il sindaco di Agrate Brianza che si è fatto portavoce della protesta insieme a Riccardo Borgonovo, sindaco di centrodestra a Concorezzo e Francesco Sartini, il capo dell’amministrazione grillina di Vimercate. Da queste parti non è mai piaciuta la barriera che colpisce in larga misura i pendolari della Brianza: «Stimiamo siano circa 19mila i brianzoli che ogni mattina vanno a Milano per lavoro o studio», ha detto Borgonovo.

Non è bastato a placare gli animi il fatto che la società Milano Serravalle-Milano Tangenziale abbia spiegato in una nota che l’aumento è l’effetto del provvedimento approvato a fine dicembre Ministero dei Trasporti per tutta la rete autostradale ed è stato accordato a Serravalle per i consistenti investimenti fatti negli ultimi 3 anni. Il problema è anche un altro. «Ogni mattina, molti automobilisti al solo scopo di evitare di pagare il casello, invadono le strade di Vimercate, Concorezzo, Agrate e Carugate», racconta Sartini. Un surplus di traffico in una zona disseminata di fabbriche, centri commerciali, poli d’affari e multinazionali. Al casello di Agrate Brianza si contano ogni anno 23,51 milioni di passaggi, per ricavi pari a 32,5 milioni. «In soli 15 anni, con questi soldi, potremmo pagare il prolungamento della Metropolitana - rivela il sindaco di Concorezzo - Serravalle, che è una società a controllo pubblico, potrebbe investire, incassando poi il prezzo dei biglietti dei passeggeri, per portare la metro nel cuore della Silicon Valley brianzola».