Il sindaco di Monza: "Basta profughi, pronti a sfrattare il centro di prima accoglienza"

Affitti non pagati e nuovi arrivi a sorpresa: il primo cittadino contro la prefetta

Il centro di prima accoglienza in via  Spallanzani

Il centro di prima accoglienza in via Spallanzani

Monza, 18 ottobre 2017 - "Monza non è più disponibile all’accoglienza: il Prefetto si trovi un altro hub per i migranti nel resto della Brianza perché siamo pronti a riprenderci quello di via Spallanzani". È alla resa dei conti il confronto tra il sindaco Dario Allevi e la Prefettura di Monza e Brianza sull’accoglienza dei richiedenti asilo in città e, durante l’ultimo Consiglio comunale è emerso l’indirizzo dell’Amministrazione di centrodestra. L’ultima mossa di Allevi è chiudere la porta in faccia al Prefetto Giovanna Vilasi che "non ha avuto neppure la sensibilità di informarci dei nuovi arrivi. Negli incontri avuti ha dato sempre risposte evasive ma ora il Comune vuole rispondere colpo su colpo". L’assist al sindaco l’ha dato in aula il capogruppo della Lega Nord, Alberto Mariani, parlando di 9 nuovi cittadini del Ghana e della Guinea sistemati in via Parravicini "in una casa dove gli altri residenti sono solo sei. Si è creata un’altra situazione di sproporzione come via Asiago. E gli inquilini italiani hanno paura".

L’obiettivo è arrivare a sfrattare gli operatori sociali che hanno in gestione, da quest’anno, l’edificio di proprietà del Comune di via Spallanzani 14 che dal 2014 viene impiegato come hub per la prima accoglienza temporanea dei richiedenti asilo assegnati alla Brianza. Si tratta di un centro con circa 25 posti dove i migranti si fermano pochi giorni in attesa di essere smistati in alloggi per il lungo periodo tra i vari Comuni brianzoli e che per decisione della precedente Amministrazione di centrosinistra è stato assegnato a Rti Bonvena, il raggruppamento di imprese che fa capo a Consorzio Comunità Brianza che ha in affidamento dalla Prefettura i servizi di accoglienza sul territorio per circa un migliaio di persone.

Il passaggio di via Spallanzani all’Rti Bonvena prevede che il concessionario paghi l’affitto, si faccia carico di utenze e spese, oltre anche a provvedere alla manutenzione e sistemazione dell’edificio ma "per tutti i mesi in cui c’era l’Amministrazione di centrosinistra non hanno pagato nulla – ha detto in aula il sindaco –. Bonvena ha accumulato un debito di 237mila euro con il Comune e solo appena è stata sollevata la questione hanno iniziato a pagare. Hanno versato 93mila euro, ma ne mancano 144mila e se non saranno saldati in pochi giorni, ci riprenderemo via Spallanzani e poi la Prefettura si troverà un altro hub in Brianza, perché Monza ha già dato abbastanza".

Una ricostruzione contestata in aula dall’ex vicesindaco e oggi consigliere del Pd Cherubina Bertola che ha detto che invece i tempi dei pagamenti erano fissati e non sono stati disattesi da Rti Bonvena. «Sono occupanti senza titolo – ha controreplicato Allevi –. Non c’è alcun contratto stipulato e ci rivarremo su questo».