Processo Autodromo: cinque condanne e sei assoluzioni

Tre anni e 10 mesi all'ex direttore dell'impianto Enrico Ferrari per turbativa d'asta e usura. Tutti assolti invece per la questione "bolle in parabolica"

L'ex direttore dell'Autodromo Enrico Ferrari

L'ex direttore dell'Autodromo Enrico Ferrari

Monza, 26 Ottobre 2017 - Cinque condanne e sei assoluzioni al processo sulla gestione dell'autodromo. Il Tribunale di Monza ha inflitto 3 anni e 10 mesi all'ex direttore generale Enrico Ferrari per turbativa d'asta e usura; 2 anni e 9 mesi alla responsabile del settore sviluppo economico del Comune di Monza Giuseppina Panuccio; 1 anno e 6 mesi con la pena sospesa alla figlia della Panuccio, Federica Evangelista; 8 mesi al dirigente del settore pianificazione territoriale del Comune di Monza Mauro Ronzoni e 6 mesi alla legale rappresentante del campeggio Silvia Villa.

Le condanne riguardano l'appalto per la ristorazione all'interno dell'autodromo a favore della figlia della Panuccio in cambio del via al progetto del distributore di carburanti ecologici. Assolti con Ferrari, l'ex direttore tecnico del circuito Giorgio Beghella Bartoli e il responsabile del circuito Stefano Tremolada dall'accusa di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro nel campionato mondiale Superbike 2012 per le 'bolle' sull'asfalto della Parabolica, l'ex comandante della polizia locale di Biassono Francesco Falsetti, il legale rappresentante di ACP Promotions Marco Luca Villa, Davide Galbiati e Gianni Zongaro. I giudici hanno riconosciuto a Sias, la società che gestisce l'autodromo, un risarcimento dei danni da liquidarsi in sede civile.

Enrico Ferrari era già stato condannato con rito abbreviato a 4 anni e 4 mesi per un giro sospetto di biglietti in nero e fatture per operazioni inesistenti. Il pm monzese aveva chiesto 8 condanne, la maggiore a 15 anni per Ferrari.