Autodromo, chiesti 15 anni per l'ex direttore della Sias

Il pm Rosario Ferracane ha chiesto 8 condanne, 2 prescrizioni e 1 assoluzione

La pena più pesante è stata chiesta per Enrico Ferrari

La pena più pesante è stata chiesta per Enrico Ferrari

Monza, 7 Giugno 2017 - Otto richieste di condanna (la più alta a 15 anni per Enrico Ferrari), due di non doversi procedere per prescrizione e una di assoluzione.

Questa la requisitoria del pm monzese Rosario Ferracane al processo al Tribunale di Monza che vede imputate 11 persone a vario titolo per corruzione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, omissione dolosa di tutele contro gli infortuni, falso per la gestione dell'autodromo. La richiesta di pena maggiore è andata all'ex direttore generale della Sias (la società che gestisce l'autodromo) Enrico Ferrari, già condannato a 4 anni e 4 mesi con il rito abbreviato per un giro sospetto di biglietti venduti in nero e presunte fatture per operazioni inesistenti.

Otto anni e mezzo sono stati chiesti per la responsabile del settore sviluppo economico del Comune di Monza Giuseppina Panuccio; cinque per il dirigente del settore pianificazione territoriale del Comune di Monza Mauro Ronzoni; quattro e mezzo per la figlia della Panuccio, Federica Evangelista; quattro per l'ex direttore tecnico Sias Giorgio Beghella Bartoli e per il responsabile della manutenzione dell'autodromo Stefano Tremolada; tre per Silvia Villa, legale rappresentante di Camping Monza srl e due anni e mezzo per l'ex comandante della polizia locale di Biassono Francesco Falsetti. Prescrizione invece dei reati contestati a Davide Galbiati e Gianni Zongaro e infine assoluzione per Marco Luca Villa, legale rappresentante di ACP Promotions