Ripetizioni e gite senza gara, ex preside alla sbarra

Antonio D'Alterio, allontanato dall'istituto Mapelli di Monza, è accusato di abuso d'ufficio e turbativa d'asta

La pm monzese Manuela Massenz

La pm monzese Manuela Massenz

Monza, 24 ottobre 2016 - Entra nel vivo domani al Tribunale di Monza il processo per un ex preside dell’Istituto tecnico Mapelli, accusato di abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Ma gli episodi risalenti al 2009 sono a rischio prescrizione.Alla sbarra Antonio D’Alterio, che fu a capo della scuola superiore monzese dal 2009 al 2012, quando fu allontanato dal Mapelli su decisione della Direzione regionale scolastica dopo un’inchiesta disciplinare. A puntare il dito contro il dirigente scolastico era stato il sindacato della scuola della Cgil, a cui si erano rivolti una quarantina di professori (su un corpo docenti allora di 109 persone). I sindacati avevano chiesto l’invio di un ispettore per verificare "episodi e circostanze che da tempo destano perplessità e sconcerto". Il preside era accusato di aver  "privatizzato i corsi di recupero" e di aver "istituzionalizzato il mercato delle lezioni private all’interno del Mapelli".

Accuse che ora si sono trasformate in capi di imputazione nel processo penale chiesto dalla pm monzese Manuela Massenz, a cui si aggiunge la contestazione di episodi di presunta turbativa d’asta per avere scelto personalmente e senza gara le aziende per alcune gite degli studenti. Alla Procura di Monza era arrivato anche un esposto anonimo contro Antonio D’Alterio. "Faccio rispettare i regolamenti, è una congiura - si era difeso l’allora dirigente scolastico -<WC>.<WC1> Hanno trovato il napoletano che non prende soldi. E questo non gli scende". Antonio D’Alterio ha scelto il dibattimento perché vuole dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. Molti dei quali, però, non riusciranno a reggere alla prescrizione.