Papa Francesco a Milano e Monza, sopralluogo del cardinale Scola a palco per la messa

Nei quattrocentomila metri quadri di area, idonei a contenere circa un milione di persone, è prevista l'affluenza di circa settecentomila fedeli

Il cardinale Angelo Scola (Radaelli)

Il cardinale Angelo Scola (Radaelli)

Milano, 23 marzo 2017 - Sopralluogo del Cardinale Scola a Monza, dove si terrà la messa di Papa Francesco: "Bisogna pregare San Giuseppe perché non piova" ha commentato sorridente l'arcivescovo di Milano. L'Arcivescovo, accompagnato da monsignor Bruno Marinoni, Vicario Episcopale per gli Affari Generali, ha assistito alla conclusione dell'allestimento del palco da cui il Pontefice celebrerà la messa (SEGUI LO SPECIALE DEDICATO ALLA VISITA DEL PAPA). 

Nei quattrocentomila metri quadri di area, idonei a contenere circa un milione di persone, è prevista l'affluenza di circa settecentomila fedeli, i quali avranno accesso all'area tramite pass ottenuti nominalmente con una registrazione su internet o tramite le parrocchie di riferimento. "Le letture scelte per la celebrazione del Papa sono quelle dell'Annunciazione, secondo rito Ambrosiano - ha dichiarato il Cardinale Scola - è la festa dell'Annunciazione ad essere celebrata, il momento in cui si verifica l'incarnazione di Dio in Gesù. Gesù è la via alla verità è alla vita".

Sono 1600 i posti riservati ai sacerdoti (gli iscritti ad oggi sono 1100), che in gran parte raggiungeranno Monza direttamente dopo l'incontro con il Papa nel Duomo di Milano. Quanto ai disabili, gli iscritti sono 3mila, 6mila con i loro accompagnatori, e occuperanno i settori delle sedie collocate davanti al palco. Sopra di questo sono completati i lavori per la scenografia, con un rosone centrale che richiama quello del Duomo di Monza, e troverà posto anche una piccola rappresentanza di migranti.

A presentare al papa il "dono" degli alloggi ristrutturati per volere della Diocesi per famiglie bisognose (i primi due su 55) sarà Luciano Gualzetti, per la Caritas Ambrosiana. I servizi per i fedeli sono stati calibrati per una presenza di un milione di persone e oltre alle 25 torri audio e ai 4 maxischermi per fare seguire le celebrazione a tutti sono gia' pronte anche 22 cappelle eucaristiche, di cui 2 per celiaci: l'Eucaristia sara' distribuita da mille ministri. Il meteo? La diocesi rassicura: le previsioni concordano sul fatto che sarà bel tempo fino alle 18. 

"Forse oggi si inizia ad intravedere l'anima della città, ma va fatto un gran lavoro - ha detto Scola parlando di Milano - Il fatto che il Papa inizi la sua visita dalle periferie è un segno, un metodo se ti tiri su l'ultimo, lentamente arrivi ad abbracciare tutti". Secondo il cardinale, «la rinascita di Milano deve fare i conti con le periferie, forse oggi si inizia ad intravedere l'anima della città, ma va fatto un gran lavoro. La visita del Papa è un'alba che fa ben sperare".

"Non possiamo illuderci che lo strapotere della finanzia o il terziario possano fare grande Milano. Ai milanesi - ha aggiunto - il Papa chiede di giocarsela, anche alla luce della tragedia di Londra, che genera paura e alienazione e poi rischia di diventare un autismo e narcisismo anche spirituale". Si tratta di "un messaggio che il Papa ha già ampiamente trasmesso negli anni, il faccia a faccia urge farlo, non c'era mai stato. Ma credo che questo messaggio era ed è nel cuore dei milanesi, anche di quelli che si dicono non credenti".