Desio, nel Palazzone del degrado un moderno polo per anziani e disabili

Casa di riposo, minialloggi per anziani, centro servizi per disabili e fisioterapia. Ma anche studi medici specialistici, zona bar e ristorazione

Ex Palazzo del Mobile a Desio

Ex Palazzo del Mobile a Desio

Desio, 6 settembre 2017 - Un polo socio-sanitario per le cosiddette «fasce deboli». Gli anziani, in primis, ma anche i disabili e in generale chi non sta bene. E' questo il maxi progetto commissionato dalla Società CentroStile srl e messo a punto dallo studio dell’architetto Massimo Meroni di Lissone, per la rinascita del Palazzone in questi giorni nell’occhio del ciclone per le ultime vicende al suo interno. La società sta cercando di rilevare tutte le quote dei 130 proprietari e portare avanti il progetto, che stravolgerebbe, in positivo, l’intero quartiere. Nel business plan di oltre 100 pagine è descritto l’intervento. L’immobile è composto da sette livelli fuori terra per un totale di 13.658 metri quadrati. Il lotto su cui sorge vanta una superficie di 10mila metri quadri, in parte a parcheggio ed in parte ad area verde.

«Il progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile in struttura sanitaria per anziani non autosufficienti, per persone disabili, e residenza protetta per anziani autosufficienti, con relative funzioni di supporto come centro di fisioterapia, studi medici - è spiegato nella documentazione - prevede la ridefinizione dei volumi e delle facciate, tramite interventi mirati, rivolti a migliorare le caratteristiche tecniche e tecnologiche, di gestione, di impiantistica, di risparmio energetico. L’intervento è volto anche alla riqualificazione e al riassetto delle aree contermini, ampliando e ridistribuendo aree di parcheggio e spazi di servizio e di funzioni legati alla collettività che gravitano nell’immediato circondario».

Sono sette le funzioni previste: una casa di riposo per anziani non autosufficienti; una residenza per anziani autosufficienti («sono gli spazi espressamente adibiti alla permanenza in minialloggi degli anziani che risultano autosufficienti, sia in modalità singola che in quella di coppia, oltre agli spazi di servizio collettivo e comunitario e di aggregazione»); un centro servizi disabili. E ancora: un centro fisioterapico e riabilitativo sia per i pazienti interni sia per quelli del territorio; studi medici specialistici, servizi generali (uffici, depositi, archivi) e una zona bar e ristorazione. L’obiettivo a breve termine - spiegano i progettisti - è quello della riqualificazione dell’immobile, cercando di recuperare il forte segno qualificante di presenza sul territorio. Nel medio termine portare a regime una struttura polivalente che agisce in ambito sociale, destinata e rivolta al servizio delle persone più deboli, come anziani, portatori di handicap, disabili, e malati in generale.

«Nel lungo periodo l’obiettivo è che il centro diventi un polo assistenziale di primaria eccellenza, e modello ispiratore per la formazione di altre strutture il cui obiettivo primario è quello di assolvere le esigenze prioritare delle fasce sociali di fascia medio-bassa, e comunque più deboli».