Paolo Nespoli col robottino del figlio
Verano, 27 luglio 2017 - La tranquillità della vigilia di un brianzolo speciale pronto a partire per lo spazio. Sorprende, desta curiosità e interesse, la manciata di ore che dividono Paolo Nespoli dalla sua terza missione sulla Soyuz. A raccontare incombenze tecniche, protocolli, riunioni e tutto quello che un astronauta "normale" fa prima di partire per sei mesi di missione tra le stelle, è lo stesso Nespoli.
La base spaziale di Baikonur, in Kazakistan è lontana ma attraverso Twitter, non mancano foto e selfie che documentano ampiamente tutto quello che sta succedendo prima del decollo dell’astronauta. "Ciao è un piacere lavorare con te. La tuta Sokol mentre si asciuga, potrebbe salvarci nel nostro viaggio verso la Stazione spaziale", ringrazia stringendo il guanto della sua tuta spaziale, il sempre sorridente Nespoli. Ultimo in ordine di tempo è il tweet dedicato al posizionamento della navicella spaziale Soyuz.
"Pare porti sfortuna per gli astronauti dell’equipaggio essere presenti al roll out della Soyuz. Ma venerdì avremo i posti in prima fila", scrive postando un video dedicato al trasporto della capsula spaziale sulla rampa di lancio. Basta tornare indietro di poche ore e questa volta un "boomerang" (brevi video che si ripetono all’infinito) dove autografa le foto ufficiali della missione di tutto l’equipaggio in partenza. "Anche il nostro medico ci aiuta… stando attento sia ai tendini sia ai refusi", scherza ancora Paolo Nespoli nel suo messaggio. Un abbraccio fisico alla sua Soyuz, che lo porterà tra le sue amate stelle con una dedicata speciale: "Solida, affidabile e pure bella. Come si fa a non affezionarsi?", scrive ancora l’ingegnere brianzolo.
Un momento familiare condiviso con i suoi 210mila follower è quello invece dedicato al figlio. "Mio figlio Max ha finalmente accettato di prestarmi il suo transformer (il più piccolo): sarà uno dei nostri tre indicatori di zero gravità" racconta l’astronauta postando la foto del giocattolo appoggiato sul palmo della mano. Seguito da "Oggi transformer Max e io abbiamo ispezionato la nostra navicella Soyuz insieme: siamo pronti" con il piccolo robottino già in bella vista all’interno della navicella spaziale. Tra i momenti anche l’immancabile selfie con i compagni di missione, l’americano Randy Bresnik e il russo Sergej Rjazanskij commentato con un "Quasi pronti al lancio… ma prima un selfie". E ancora. "Il piano per il nostro arrivo sulla space station è più lungo del tavolo scherza ancora Nespoli - Ma avremo il supporto dei migliori specialisti". Tra i riti che precedono la partenza, quello di piantare un albero dedicato alla missione Vita". "Quanti astronauti servono per piantare un albero? Un equipaggio intero".