Quaranta profughi nell’ex Hotel Imperial: paura, proteste e tensioni a Muggiò

La Prefettura vorrebbe farci alloggiare i richiedenti asilo

Sala gremita all'incontro sul futuro dell'ex Hotel

Sala gremita all'incontro sul futuro dell'ex Hotel

Muggiò (Monza Brianza), 1 dicembre 2017 - Furti, atti vandalici, incendi dolosi e adesso anche il probabile arrivo di richiedenti asilo. Quaranta in totale che solo a nominarli hanno portato scompiglio e tensione in paese. Non c’è pace per l’hotel Imperial, la struttura a tre stelle sulla Monza-Saronno, confiscata alla criminalità organizzata, poi assegnata dall’Agenzia nazionale beni confiscati a una società che tra canoni di locazione non corrisposti, fideiussioni false, assegni in protesto e cambiali non pagate e da ultimo l’arresto del titolare per estorsione aveva portato a una situazione drammatica per i lavoratori. A questo si era aggiunta anche la revoca della licenza commerciale da parte del Comune che ne aveva decretato la chiusura.

Oggi la decisione dell’Agenzia di assegnare l’hotel alla Prefettura che ha manifestato l’intenzione di far alloggiare 40 migranti. Non appena appresa la notizia il sindaco Maria Fiorito (Pd) ha chiesto un appuntamento urgente con il Prefetto. E se mercoledì pomeriggio l’incontro è servito a chiarirsi le idee, mercoledì sera sono state ancora più chiare le prese di posizione delle circa cento persone intervenute all’assemblea pubblica convocata dalla Giunta sul futuro dell’hotel.

È la paura a farla da padrone ed è stato chiaro il "no" di gran parte dei muggioresi presenti. "Il Comune – ha spiegato il primo cittadino – ha già richiesto l’atto di assegnazione della struttura alla Prefettura da parte dell’Agenzia e stiamo valutando la possibilità di impugnarlo. Abbiamo anche preparato il testo di una petizione popolare che tutti i cittadini potranno firmare in cui chiediamo che la struttura venga assegnata al Comune". Una posizione che non è figlia della paura dell’arrivo dei migranti. Il Comune vorrebbe infatti avere l’hotel per rilanciarlo dandolo in gestione a un privato. Con i soldi ricavati si punterebbe poi alla sistemazione di alcuni locali comunali dove alloggiare anche i richiedenti asilo. Anche perché l’Amministrazione comunale, in previsione dell’acquisizione della struttura, aveva già investito sull’area con la realizzazione di una rotatoria tra le vie Mazzini, Repubblica e San Rocco, l’asfaltatura di tutti i percorsi ciclopedonali.

Sulla destinazione d’uso dell’hotel si sono espressi Rosario Adamo, residente in città e consigliere comunale di Forza Italia a Monza, Angelo Saragozza, consigliere comunale a Muggiò per il M5S: entrambi hanno posto l’accento sull’operato del sindaco e della Giunta che si sarebbero lasciati scappare la situazione di mano. Oltre a Pietro Stefano Zanantoni, ex sindaco di centro destra: "Non siamo qui per parlare del futuro dell’hotel Imperial. Siamo qui per capire quali sono gli strumenti da adottare per impedire che si insedino 40 persone in un’unica struttura".

Dal pubblico è partita quindi l’idea, oltre alla petizione, di manifestare davanti alla Prefettura per far sentire il proprio dissenso. Voce fuori dal coro invece quella di Matteo Casiraghi, segretario generale della Flai Cgil di Monza e Brianza: "Esattamente un anno fa sono intervenuto in Consiglio comunale a portare la drammatica vicenda di 140 lavoratori legati alla Panem, 140 famiglie di Muggiò sul lastrico. Ad ascoltarmi c’erano solo 10 persone. Non interessava a nessuno che i propri concittadini fossero in difficoltà. Non sono state proposte petizioni. Oggi per l’arrivo di 40 richiedenti asilo la sala è gremita di gente per la paura. Mia figlia di 6 anni è in classe con 11 bambini, figli di migranti. Quando torna a casa da scuola è una bambina felice e serena. La destinazione di un bene confiscato? Essere umani ed esseri umani".

A oggi sul territorio di Muggiò risiedono 17 richiedenti asilo e rifugiati e 1200 stranieri su oltre 23.400 residenti.