Morgan non paga gli alimenti, Asia Argento gli fa pignorare la casa

Monza, il giudice fissa l’asta a gennaio. Prezzo base 328mila euro

Morgan e Asia Argento ai tempi della loro unione

Morgan e Asia Argento ai tempi della loro unione

Monza, 30 dicembre 2017 - Nei giorni scorsi aveva scelto di mettere all’asta il suo passato attraverso il sito Morgan Museum: dai vestiti dei primi concerti alla Fender Precision, dal cappello dressage di Songbook alle carte su cui ha composto i suoi brani e quelli dei Bluvertigo. Ora sarà venduta anche la sua casa. Questa volta però lo ha deciso il Tribunale civile di Monza, che ha messo all’asta l’appartamento di Marco Castoldi, alias Morgan: 153 metri quadrati più un box doppio verranno battuti a gennaio al prezzo base di 328mila euro. A chiedere il pignoramento dell’immobile monzese è stata la ex compagna Asia Argento, secondo la quale dal marzo 2011 il musicista non pagherebbe gli alimenti alla figlia. A confermarlo è l’avvocato dell’attrice, Samantha Luponio del foro di Roma. Secondo il legale, da più di sei anni Asia Argento non percepirebbe l’assegno da duemila euro al mese stabilito nel 2010 dal Tribunale dei minori di Roma, quale mantenimento della figlia.

Il 16 dicembre Morgan aveva annunciato sui suoi profili social l’intenzione di vendere tutto quello che riguardava il suo passato, dagli abiti indossati durante le diverse performance agli strumenti, fino alle carte, incluso il manoscritto originale di Altre forme di vita, partito da una base d’asta di 500 euro. Tra i cimeli più cari ai fan, una maglia indossata durante il primo concerto con pianoforte da solista al teatro Masini di Faenza nel 2002, o il basso di Altrove. «Il Morgan che avete conosciuto fino ad oggi è morto – spiegava –. Chiuso un ciclo di vita, mi preparo ad entrare in uno nuovo fatto di musica nuova, voce nuova, corpo nuovo, stile nuovo. Per compiere questa metamorfosi abbandono definitivamente tutto quello che appartiene al mio passato, al mio vissuto artistico, alla mia immagine, al mio feticcio». E a Santo Stefano l’ultimo annuncio: «Chiunque si aggiudicherà un oggetto lo riceverà direttamente a casa mia, consegnato dalle mie mani, brevi manu come si dice in latino, lo accoglierò in modo del tutto informale e privato, potrà conoscermi, vedermi al lavoro, parlarmi, se lo gradirà gli offrirò un caffè, se vorrà farà una foto e ci saluteremo dicendoci: «arrivederci/dammi la mano e sorridi».