I papi al cinema, mostra all'Arengario di Monza

Visitabile fino al 2 aprile, con ingresso gratuito. Foto e locandine

Papa Francesco (Olycom)

Papa Francesco (Olycom)

Monza, 23 marzo 2017 - Parte con Leone XIII ed era il 1898 il rapporto tra papato e cinema, quando per la prima volta un pontefice è stato ripreso su una pellicola cinematografica. E si procede lungo una relazione che da oltre un secolo non è mai venuta meno con il grande schermo che ha trovato nei pontefici soggetti di grande interesse, ma pure con i papi che non hanno mancato di mostrare curiosità e piacere verso l’arte più contemporanea. Come protagonisti della storia oppure come personaggi per fiction, come simboli del potere religioso oppure come personalità dal carisma unico, «I papi in soggettiva», la mostra inaugurata ieri all’Arengario in occasione della visita di sabato di papa Francesco a Monza, presenta una collezione unica di foto e documenti che testimoniano lo stretto legame che si è creato tra «i pontefici, il cinema e l’immaginario», dice il sottotolo dell’evento.

La prima  sezione dell’esposizione è storica e documentale, e presenta foto, tra cui alcune rarità ed inediti, dei pontefici che da quel filmato girato in Vaticano nel 1898 con Leone XIII hanno avuti rapporti con il cinema. E sono molte le immagini-icone come gli incontri di Wojtyla con Alberto Sordi, Vittorio Gassman oppure Charlton Heston, Ratzinger seduto al buio davanti al grande schermo, fino allo stesso Bergoglio con Roberto Benigni, Martin Scorsese o Angelina Jolie. Poi c’è la sezione «papi nel cinema» dove la figura del pontefice è stata usata come soggetto nelle sceneggiature, o per riferimenti storici oppure come personaggi inventati. E c’è la storia del cinema: dal primo film che ha avuto un papa protagonista «La presa di Roma» del 1905 dedicato a Pio IX fino alla pellicola del 2015 «Sfumature di Verità» su Pio XII. In mezzo c’è il papato del «Francesco» di Zeffirelli oppure il papa inventato di «Angeli e Demoni» del 2009 di Ron Howard o l’«Habemus Papam» di Nanni Moretti, quindi le tante fiction dedicate ai pontefici come «Karol» su Giovanni Paolo II oppure «Il sorriso di Dio» su papa Luciani. Completano l’esposizione, realizzata dal Comune con la curia di Milano in collaborazione con Fondazione Ente dello Spettacolo, una serie di foto e documenti storici a cominciare dalla gigantografia dell’affaccio dal balcone di San Pietro la sera del 13 marzo 2013 quando Bergoglio si presentò per la prima volta come Francesco. Ingresso libero fino al 2 aprile.